Svolta caso Claps, Dna di Restivo sulla maglietta

Andrea Tempestini

Non terminano i colpi di scena nel caso Elisa Claps: tracce del Dna di Danilo Restivo, infatti, sarebbero state trovate sulla maglia della ragazza. Nel corso della trasmissione Linea Notte di martedì sera, l'autore e inviato di Chi l'ha visto?, Giuseppe Rinaldi, ha reso noto che le tracce del codice genetico di Restivo sarebbero state rintracciate sulla maglia della studentessa sparita nel 1993 a Potenza. Elisa fu ritrovata cadavere 17 anni dopo all'interno della chiesa della Santissima Trinità, il 17 marzo del 2010. Il fratello di Elisa non ha dubbi, e ha dichiarato: "Si è chiuso il cerchio attorno a Danilo Restivo, che da sempre riteniamo sia l'omicida di mia sorella". LA PERIZIA - I risultati provengono della seconda perizia genetica, effettuata dopo quella affidata al professor Vincenzo Pascali dal gip Attilio Franco Orio, che raccolse la richiesta dei pm di Salerno. Per l'omicidio della Claps, Restivo è già indagato. L'uomo è inoltre imputato in Inghilterra per il presunto delitto della vicina di casa Heather Barnett. MATERIALE SULLE SPALLE - Successivamente si è appreso che sulle spalle di Elisa Claps gli investigatori hanno trovato abbondante materiale biologico, da cui è stato prelevato il campione comparato con quello di Danilo Restivo. La ragazza sarebbe stata colpita alle spalle più volte con una lama. L’assassino avrebbe lasciato la sua impronta genetica in mezzo al sangue impregnato nella maglietta di Elisa. La notizia della coincidenza tra il dna arrivato dall’Inghilterra e quello prelevato dai resti della ragazza era noto alle parti da almeno tre mesi. Nelle prossime settimane il Ris depositerà la perizia e si potrà tenere l’udienza per l'incidente probatorio. RESTIVO IN CARCERE - Daniele Restivo è in carcere in Gran Bretagna in attesa del giudizio per l'omicidio della Barnett, una sarta, ed è inoltre colpito da mandato di arresto europeo emesso dalla magistratura di Salerno poiché accusato di aver ucciso Elisa Claps con un arma da taglio. Quando fu arrestato in Gran Bretagna, Restivo non si volle sottoporre a un prelievo di sangue e saliva che i pm di Salerno avevano richiesto con rogatoria internazionale. La polizia inglese si servì di alcuni oggetti che gli appartenevano, dai quali il medico legale italiano, Vincenzo Pascali, aveva rintracciato il Dna di Restivo, che inizialmente era risultato differente da quelli isolati su alcuni reperti rinvenuti nel sottotetto della Santissima Trinità.