Strage Viareggio: prima udienza preliminare
Prima udienza per l’incidente probatorio dell’inchiesta sulla strage di Viareggio, il deragliamento di un treno merci contenente materiale esplosivo che il 29 giugno 2009 provocò un'esplosione nella quale persero la vita 32 persone: gli indagati sono 38, mentre le persone costituitesi parte civile sono 349. I parenti delle vittime hanno noleggiato un pullman per recarsi nell’aula del tribunale di Lucca, allestita per l’occasione al Centro Lucca Congressi e Fiere. Nell'udienza sono stati stabiliti i termini per la maxiperizia: l’incarico a due periti e consulenti per le parti lese. La consegna delle perizie, in seconda udienza, avverrà tra fine luglio e metà ottobre. PRIMO GRADO - "L'udienza preliminare è invece prevista per il gennaio-febbraio 2012, l'inizio del processo per le soglie dell'estate 2012” ha specificato il presidente del tribunale di Lucca, Gabriele Ferro. “Il primo grado potrà terminare a fine 2012, inizio 2013". I parenti hanno espresso preoccupazione per la possibilità di proscrizione che potrebbe essere determinata dal processo breve. Assenti gli indagati, fra i quali Massimo Moretti, Amministratore Delegato di Trenitalia, ed i responsabili delle altre aziende coinvolte nella strage. I PARENTI– Dolore a speranza nelle parole di Daniela Rombi, membro di una delle associazioni dei familiari delle vittime: “È una giornata fondamentale. Comincia una strada nuova e dolorosa”. La donna esprime anche preoccupazione per la sorte del procedimento: “Chiediamo che si arrivi presto al processo e che si evitino processi brevi o prescrizioni brevi che potrebbero mandare a monte tanto lavoro”. Disilluso Marco Piagentini, vittima dell’esplosione che il 29 luglio gli portò via la moglie e due figli e lo lasciò ustionato nel 95% del corpo. «È un giorno importante ma in fondo non cambia niente. Nessuno mi restituirà mia moglie e i miei figli". Sta bene il terzo figlio, unico altro sopravvissuto della famiglia. Presente anche Iby Ayad, 23 anni, la ragazza marocchina che perse nella strage padre, madre, fratello e sorella. LE PARTI CIVILI– Oltre ai familiari delle vittime, in aula i rappresentanti del Comune e della Regione Toscana, costituitasi parte civile. “Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e lo faccia presto”: Enrico Rossi, presidente della Regione, affida alla su pagina Facebook questo commento: “Con la riforma che il Governo vuole varare c'è il rischio, se il processo durerà più di 2 anni, che il reato di omicidio colposo plurimo cada in prescrizione”. Al fianco dei parenti anche Luca Lunardini, sindaco di Viareggio: “Sarebbe stato un atto di rispetto se gli indagati si fossero presentati in aula” GLI INDAGATI – Assenti gli indagati. Lo ha confermato il procuratore Aldo Cicala: “Non li conosco personalmente ma mi hanno detto che non ci sono”. Ricordiamo che fra gli indagati ci sono i vertici del Gruppo Fs, in particolare l’amministratore delegato Mauro Moretti, e i responsabili delle ditte Gatx, Cima di Mantova e Jugenthal di Hannover, proprietarie del convoglio o che eseguirono manutenzioni o montaggi del carro che deragliò. L'ad Moretti e' intervenuto solo per commentare la polemica aperta dal sindaco: "Con tutto il rispetto per la città e per quanto è avvenuto - si e' difeso Moretti - c'era l’inizio dell’incidente probatorio, un luogo per periti e avvocati. Non so a cosa si riferisse il sindaco, valuteremo gli esiti dell’incidente probatorio e poi vedremo cosa fare".