Eurostat: inflazione al 2,3%

domenico d'alessandro

Dati positivi per l'inflazione nell'eurozona. Secondo l'ufficio di statistica del continente, Eurostat, l'inflazione è più bassa rispetto a quanto era stata stimata a gennaio: i prezzi al consumatore nell'eurozona sono aumentati del 2,3% nel primo mese dell'anno, contro una previsione del 2,4%. Nella giornata di martedì Eurostat pubblicherà la prima stima per l'inflazione di febbraio. A dicembre il dato era stato pari al 2,2%. Un anno fa, nel gennaio 2010, era stato pari allo 0,9%. Stabile invece l'inflazione su base annuale per l’Ue a 27 stati membri, che a gennaio  ha registrato 2,7% come a dicembre. Un anno prima era stata dell’1,7%. Il dato mensile è invece pari a -0,7% per l’eurozona e a -0,4% per l'Ue-27. DATI SULL'ITALIA - Per l'Italia, il dato comunicato dall'ufficio statistico europeo per il mese di gennaio è dell'1,9% contro il 2,1% di dicembre e l'1,3% del gennaio 2010. Su base mensile la variazione è stata di -1,6%. I Paesi con il più basso tassi di inflazione sono Irlanda (0,2%) e Svezia (1,4%). Quelli in cui, invece, si sono registrati gli aumenti maggiori dei prezzi sono Romania (7%), Estonia (5,1%) e Grecia (4,9%). I SETTORI - Nel dettaglio, Bruxelles spiega che nell'eurozona i principali componenti al rialzo a gennaio sono stati i trasporti, cresciuti del 5,1%, il settore abitativo (+4,5%), alcool e tabacco (+3,7%). I tassi più bassi si sono registrati nell'abbigliamento (-0,6%), nelle comunicazioni (-0,2%) e nella cultura e tempo libero (0,1%).