Oscar, Il Discorso del Re batte Facebook
Quattro statuette per Il discorso del re e Inception, tre per The social network. Ma il vero trionfo è per la pellicola sulla balbuzie di Re Giorgio VI, che si aggiudica gli Oscar nelle categorie principali. La notte delle stelle al Kodak Theatre di Los Angeles regala poche sorprese ma distribuisce i premi in maniera tutto sommato giusta: The king's speech - partito con dodici nomination - conquista le statuette per il miglior film, per la regia firmata da Tom Hooper, e per lo straordinario Colin Firth, eletto più che meritatamente miglior attore dell'anno. La quarta statuetta è per la miglior sceneggiatura originale, di David Seidler. La pellicola sul fondatore di Facebook Mark Zuckerberg vince nelle categorie "di secondo piano": miglior colonna sonora, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio. Inception, invece, fa incetta di premi "tecnici": sono suoi gli Awards per miglior fotografia, missaggio del suono, effetti speciali e sonoro. La miglior attrice dell'anno è Natalie Portman, superba ne Il cigno nero. I premi dell'Academy per i ruoli non protagonisti vanno a Christian Bale e Melissa Leo, entrambi per The fighter. Due riconoscimenti anche per Alice in Wonderland: miglior scenografia e migliori costumi. Toy story 3 si aggiudica le statuette come miglior film d'animazione e per la miglior canzone, "We belong together". La miglior pellicola straniera è In un mondo migliore della danese Susanne Bier. La delusione più cocente, quest'anno, è per Il Grinta, dei fratelli Coen, tornati a casa senza alcun premio. Nella notte degli Oscar, però, protagonisti assoluti sono stati Anne Hathaway e James Franco, perfetti conduttori di uno show seguito in tutto il mondo. Resterà negli annali, invece, la comparsa del 94enne Kirk Douglas: il leggendario attore ha consegnato il premio a Melissa Leo, per poi divertire il Teatro con qualche battuta molto "british" su Colin Firth, accusato di essere troppo serio.