Stupri a Roma, 20enne denuncia violenza
Una 20enne italiana di origini croate ha denunciato ieri in tarda serata di essere stata violentata a Roma, all'interno dell'ex ambasciata somala, in via dei Villini, al Nomentano, da tre stranieri. Forse ubriaca, sarebbe entrata nello stabile in compagnia di un uomo con il quale avrebbe trascorso la serata, prima di subire la violenza. La giovane è stata trovata a Porta Pia seminuda: è stata soccorsa all'ospedale Umberto I. L'AMBASCIATA ABBANDONATA - Abbandonata da quasi venti anni, nell'ex ambasciata somala di via dei Villini vivono circa duecento somali, profughi della guerra civile. L'edificio, fatiscente seppur in uno dei quartieri più esclusivi della capitale, è stato abbandonato dai diplomatici somali nel 2004, quando è caduto il governo di Mogadiscio. Da allora la struttura è occupata dai rifugiati, che non sono mai meno di duecento. Possiedono documenti italiani, registrati a Lampedusa o in Calabria, dove sono sbarcati, ma finora le autorità italiane non sono intervenute. TERZO CASO - Con la violenza denunciata dalla 20enne ieri sera a Roma, salgono a tre gli stupri avvenuti nelle ultime due settimane nella Capitale. Il 15 febbraio una turista americana di 27 anni, originaria della California, in vacanza a Roma, viene violentata all'interno di una cabina elettrica a Villa Borghese. L'aggressore, rintracciato dalla polizia il giorno successivo, è un 29enne romeno in Italia senza fissa dimora. E' stata la stessa vittima ad accompagnare i poliziotti sul luogo e a identificare lo stupratore. Il 19 febbraio una ragazza spagnola di 23 anni denuncia di aver subito una violenza sessuale la notte tra il 18 e il 19 febbraio in via San Sebastianello, nei pressi Trinità dei Monti, nel pieno centro di Roma. La giovane racconta alla polizia di essere stata aggredita e trascinata da due uomini tra due automobili in sosta e di essere stata stuprata da uno di loro.