Bindi sui profughi: "Evitare cifre, fan comodo a Lega"

Andrea Tempestini

Nel Partito Democratico prende piede Rosy Bindi. L'ex democristiana è scatenata contro il governo: l'esecutivo questa volta finisce nel mirino per la gestione della crisi libica. "La destra in Europa", generalizza Rosy ospite della tramissione Omnibus su La7, "ha dato un'ulteriore prova di non fare abbastanza per rafforzare l'Unione Europea. Anche in Italia", ecco l'affondo contro il Cavaliere, "Berlusconi è stato spesso un elemento divisorio". La presidente dell'Assmblea del Pd, ironicamente si dice d'accordo con Fabrizio Cicchitto sull'emergenza profughi. "Sarebbe bene evitare le cifre", spiega Rosy, "perché per esempio la Lega Nord potrebbe approfittarne per alimentare i timori e trarne vantaggio a livello elettorale". Insomma, meglio ignorare i continui sbarchi sulle coste italiane. "Lo spazio del Mediterraneo deve diventare uno spazio europeo", detta la linea Rosy. "L'Italia è sempre stato il primo interlocutore per la politica del Mediterraneo ma vedo un momento di debolezza in questo senso. L’esito di questa vicenda non sarà indifferente per noi in nessun caso: spero che l’Italia non paghi la propria debolezza in ambito internazionale". Anche perchè, chiude con l'ennesima stocacta, "ieri è venuto Frattini alla Camera ma io non ho capito la linea del governo".