Alfano: "Riforma della Consulta entro il 2013"
Il governo accelera sulla giustizia, e la conferma arriva dal Guardasigilli in persona, Angelino Alfano. "La riforma della Corte Costituzionale si farà. Non resta che aspettare di sapere in che modo", ha spiegato il ministro della Giustizia, confermando il progetto di riformare la Consulta lanciato lo scorso sabato dal premier, Silvio Berlusconi. "ANCHE RIFORMA DI STATO E DI GOVERNO" - "Faremo la riforma della Corte Costituzionale che è parte dell’assetto delle garanzie. Siccome noi avvieremo anche la riforma della forma di Stato e di Governo", ha sottolineato Alfano, "nei prossimi giorni avremo delle riunioni per decidere se inserire questa riforma all’interno di quella della giustizia o di quella della forma di Stato. Tra gli impegni assunti non c'è solo la riforma della Giustizia, ma anche quella della forma di Stato e di Governo". Sul tema più generale della riforma della Giustizia, Alfano poi ha spiegato: "Riteniamo che nel nostro Paese la pubblica accusa e il cittadino che viene messo sotto accusa non siano pari. Bisogna affermare che giudici e pm sono parti separate perchè se l'accusa e il giudice sono collegati non c'è parità". "GIUSTIZIA ENTRO IL 2013" - Il Guardasigilli poi detta i tempi: per la riforma della Giustizia, "ci poniamo come orizzonte il 2013", ha spiegato. Secondo Alfano "non esiste per la sinistra italiana un tempo buono per fare la riforma costituzionale della giustizia" e ha aggiunto: "Mancano 26 mesi circa alla fine della legislatura e noi abbiamo il dovere e la necessità di discutere questa riforma in Parlamento. Il Pd e la sinistra ci dovranno dire se la riforma della giustizia va fatta e, se dicessero di no, ci dovrebbero anche dire perché. Per la doppia lettura", necessaria per una riforma di rango costituzionale, conclude, "26-27 mesi è un tempo congruo".