Biotestamento: "Saviano vuole l'eutanasia"
Roberto Saviano continua a fare politica, e questa volta nel mirino c'è il ddl sul testamento biologico proposto dalla maggioranza: "Sembra liberale ma non lo è", questa la sentenza dello scrittore. "Complica le cose, le burocratizza, non va nella direzione della libera scelta". L'autore di Gomorra sceglie un messaggio video per partecipare all’happening teatrale Le ragioni del cuore, con il membro del Pd Ignazio Marino e Beppino Englaro, padre di Eluana. Il compagno di Fabio Fazio in Vieni via con me sottolinea l’importanza del dibattito sul testamento biologico, in via di approvazione in Parlamento, perché "non si parla solo di tragedie, di incidenti, di morte, ma parliamo di uno dei passi fondamentali per una democrazia compiuta. La battaglia riguarda la vita, la libera scelta, la libera sessualità, il libero pensiero". "IL DRAMMA DELLE PERSONE IN COMA" -"Poteva scegliere di terminare l’accanimento terapeutico sulla figlia in maniera clandestina - ricorda Saviano parlando di Beppino Englaro - invece si è rivolto alle istituzioni, al diritto". In Italia, sottolinea lo scrittore nel messaggio che sarà proiettato stasera nel corso dello spettacolo al Teatro Sala Umberto di Roma, "uno dei maggiori drammi è quello delle persone in coma, spesso abbandonate, lasciate in strutture inadeguate. La scelta di Beppino non liquida queste persone, anzi accende una luce su di loro: chi decide di rimanere in coma per sempre può farlo, ma la battaglia di Beppino è per decidere del proprio corpo, della propria vita". ROCELLA: "VUOLE L'EUTANASIA" - "La verità è che non si vuole affermare la libertà di scelta delle cure, ma si chiede l'eutanasia senza il coraggio di aprire un dibattito chiaro sul tema. Esattamente come ha fatto Roberto Saviano, che è riuscito a censurare Piergiorgio Welby mentre ne raccontava la vicenda. Nella trasmissione Vieni via con me, infatti, Saviano ha accuratamente evitato di dire al pubblico che Welby lottava esplicitamente per l’eutanasia". Così il sottosegretario alla Salute, Eugenia Rocella, intervenendo sulle polemiche circa il ddl sul testamento biologico che potrebbe essere votato a marzo. La legge, ricorda la Rocella, è stata "notevolmente modificata nel lavoro svolto in Commissione alla Camera, e il testo oggi dà a tutti la possibilità di scegliere a quali terapie sottoporsi quando non si sia più in condizione di esprimere la propria volontà. Ma sembra che a sinistra", sottolinea la Rocella, "non se ne vogliano accorgere, insistendo con attacchi pretestuosi e ideologici. Su un tema così delicato", ha concluso la Rocella, "è importante che il dibattito sia trasparente: il Pdl vuole una legge che applichi l'articolo 32 della Costituzione cosnentendo la liebrtà di cura, e che rispetti anche il divieto del suicidio assistito, e non apra quindi a pratiche eutanasiche". REPLICA DEL PDL - "Non vogliamo togliere a Saviano il gusto di pontificare su quello che gli pare" ha prontamente replicato Vincenzo Fasano, Senatore del Pdl. "Ma l'essersi calato nel ruolo di nuovo guru della sinistra iper laicista deve avergli preso troppo la mano", ha sottolineato. "Pensa di poter dettare legge su tutto ed ora si spinge fino a volersi sostituire al legislatore, definendo illiberale il disegno di legge sul fine vita. Sarà il Parlamento a dover giustamente regolamentare una materia tanto delicata, avendo come principio guida il valore della vita, la tutela dell’essere umano e il rispetto delle famiglie. E di certo non si farà influenzare da chi, con malcelata arroganza, emette sentenze su tutto", ha concluso.