Una voce dalla Tunisia: Ben Ali è in coma. Il potere logora chi non ce l'ha (più)?

domenico d'alessandro

L'"onda del Nord Africa" fino ad ora ha rovesciato i regimi egiziano e tunisino. Il legame tra le due rivolte è evidente, la lunga scia rivoluzionaria ha avvolto i due Stati dando forza ai manifestanti che, per giorni, hanno occupato le strade e le piazze. Ma la sorte accomuna i due dittatori rovesciati, il tunisino Ben Ali e l'egiziano Mubarak, anche dopo la fine del loro potere: secondo voci, non confermate in entrambi i casi, i due sarebbero in coma. Le indiscrezioni sulla salute precaria dell'"ultimo faraone", dimessosi dopo 18 giorni di occupazione al Cairo, erano cominciate già negli scorsi giorni. Da mercoledì, invece, i blog tunisini riportano informazioni su un pesante aggravamento delle condizioni di salute di Ben Ali: sarebbe ricoverato nell'ospedale Re Faisal di Riad dopo, appunto, essere entrato in coma per motivi fino ad ora sconosciuti. Mubarak, invece, sarebbe in un nosocomio o a Sharm el Sheikh o a Riad, in Arabia Saudita, e secondo alcune fonti avrebbe già chiesto di poter morire in patria (tutto lascia pensare, dunque, a un suo possibile imminente trasferimento nell'ospedale di Sharm). Il "faraone" avrebbe un cancro al pancreas, e sarebbe confortato dalla presenza dei familiari e della moglie Suzanne, anch'essa sofferente per un tumore al sangue. Ritornano alla memoria le parole pronunciate qualche anno fa da Giulio Andreotti: "Il potere logora chi non ce l'ha": in questa occasione sembrano quanto mai veritiere.