Le gemelline erano nel comasco a fine gennaio

Giulio Bucchi

Si aprono nuove piste nelle ricerche di Alessia e Livia Schepp, le gemelline di 6 anni sequestrate dal papà Matthias, poi gettatosi sotto un treno a Cerignola. Solo 24 ore fa la Procura di Losanna diceva che, forse, le piccole non hanno mai lasciato la Svizzera. Oggi, invece, giunge la notizia di importanti avvistamenti, almeno tre, tutti nel comasco: sarebbero state viste circa tre settimane fa nel Comasco. Già nel corso della trasmissione Chi l'ha visto? due persone, entrambe di Cantù, hanno telefonato in trasmissione per riferire di averle viste insieme al padre e a una donna in un centro commerciale, intorno allo scorso 25 gennaio. Prima una telespettatrice ha spiegato di essersi fermata per pochi attimi davanti alle due bimbe, tanto che la donna che accompagnava gli Schepp le ha detto che quelle due bambine erano gemelle. Poi un uomo ha chiamato per raccontare di aver visto quattro persone molto somiglianti al Bennet di Cantù: non ricorda che giorno fosse, sa solo che era un sabato. Infine la titolare di un negozio di giocattoli in una frazione di Comoha riferito di aver venduto due peluches alle piccole. NUOVO TESTIMONE - Le ultime ore avevano già riservato alcune novità.  Era spuntato, infatti, un nuovo testimone corso: un uomo che vive a Propriano, in Corsica, ha raccontato agli inquirenti che la mattina del primo febbraio ha visto proprio nel piccolo centro portuale le due gemelline, vive.  Il testimone ha notato una Audi nera con targa svizzera parcheggiata dietro al palazzo municipale di Propriano e a bordo c'era un uomo con due bambine bionde sedute dietro. L'auto era ferma. Il testimone però non ha potuto riconoscere formalmente Schepp, mentre si è detto certo di aver visto le bambine. La testimonianza va ad aggiungersi a quella di Olga Orneck e, se verificata, confermerebbe la presenza sull'isola delle due bambine. A pesare sulla credibilità delle due versioni c'è però il mancato rilevamento da parte dei cani molecolari di tracce biologiche delle bambine sul traghetto che da Marsiglia ha portato Schepp in Corsica. IL VIAGGIO DI SCHEPP - Una chiave per risolvere il caso sarà la ricostruzione del viaggio di Schepp dalla Svizzera a Cerignola. Il cellulare dell'uomo è stato localizzato il 30 gennaio alle 19.30 nella zona dell'aeroporto di Lione, in Francia. Secondo la madre di Livia e Alessia, Irina Lucidi, Schepp avrebbe potuto prelevare lì un complice. Per il momento sono certi soltanto i primi spostamenti del padre, ricostruiti grazie agli sms inviati alla moglie. Il 30 gennaio è partito dalla cittadina di Saint-Sulpice (dove sono state avvistate per l'ultima volta le gemelline, alle 13.30, vicino alla casa del padre). Alle 15.50 Schepp era nel centro di Morges, piccolo comune svizzero vicino a Saint-Sulpice. Da Morges scrive alla moglie, che attendeva a casa le piccole: "Riporto io le bambine domattina a scuola". Alle 18.04 l'uomo - sempre tramite il cellulare - risultava a Ginevra (a una cinquantina di chilometri da Morges), alle 18.21 sull'autostrada vicino al Comune francese di Annecy, a una cinquantina di chilometri da Ginevra. Anche qui un breve scambio di sms con Irina Lucidi, che risponde al suo messaggino delle 15.50 ("Portale a scuola alle 7"). Dieci minuti dopo, Schepp le scrive: "Le bambine hanno bisogno di me". Alle 19.38 l'uomo è a una novantina di chilometri da Annecy, a St. Bonnet de Mur alla periferia di Lione. Il 31 l'uomo è a Marsiglia, dove c'è traccia di un parcheggio dalle 12 alle 14 e del prelevamento di denaro (7.500 euro) da vari sportelli bancari. La sera dello stesso giorno il viaggio sul traghetto per la Corsica, per il quale la traccia certa è il check-in al porto fatto un'ora prima dell'imbarco.