Fiat, patto con governo: "Cuore resta italiano"

Privitera Andrea

Faccia a faccia cruciale a palazzo Chigi tra il Governo e i vertici Fiat. Dopo il vertice a porte chiuse tra Berlusconi e i vertici del Lingotto, sono intervenuti anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta. Al termine dell'incontro, Palazzo Chigi ha emesso un comunicato in cui si legge che "il presidente e l'amministratore delegato della Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne, hanno confermato al Governo l'intenzione di perseguire gli obiettivi di sviluppo della multinazionale italiana, che prevede la crescita della produzione nel nostro Paese da 650mila a 1 milione e 400mila auto, un obiettivo sostenuto da un investimento di Fiat e Fiat Industrial per circa 20 miliardi di euro". GOVERNO: "INSIEME PER LA COMPETITIVITA'" - Dal canto loro, "le istituzioni, dal Governo alla Regione agli Enti locali, hanno condiviso la determinante rilevanza di relazioni industriali costruttive in grado di garantire la governabilità degli stabilimenti e il pieno utilizzo degli impianti assicurando così la remunerazione degli investimenti. Il Governo - prosegue il comunicato - ha preso atto positivamente delle intenzioni manifestate dall'azienda e del suo ruolo sul mercato globale. L'esecutivo ha inoltre confermato che concorrerà a realizzare le migliori condizioni di competitività perché gli investimenti previsti in Italia siano il volano per raggiungere il più alto posizionamento rispetto ai concorrenti del settore". SACCONI E ROMANI: BYE BYE DETROIT - Tutti i partecipanti hanno espresso la propria soddisfazione per l'esito della riunione. Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, intervenendo in conferenza stampa, ha sottolineato che "la Fiat è una grande multinazionale che si sta espandendo nel mondo ma che rimane con un cuore italiano", e i vertici "hanno garantito di voler investire in Italia". Maurizio Sacconi, titolare del Dicastero del Lavoro, ha assicurato che tutti dovranno lavorare "per costruire le condizioni utili all’investimento. Quello che è emerso oggi è che il cuore del problema è proprio questo e lo abbiamo condiviso tutti: dobbiamo lavorare tutti per rendere flessibile l’organizzazione del lavoro e la gestione delle singole persone". Secondo Sacconi, inoltre, la sede del Lingotto rimarrà a Torino: decade, quindi, l'ipotesi di un trasloco in America, a Detroit. COTA: INVESTIMENTI SU MIRAFIORI - Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha affermato che "è stato ribadito con chiarezza l'intenzione della Fiat di mantenere l'italianità". Secondo il Governatore del Piemonte Roberto Cota "l'incontro è andato bene, Marchionne ha ribadito che intende fare gli investimenti previsti da Fabbrica Italia, che sono di venti miliardi complessivi, e che intende fare gli investimenti sullo stabilimento di Mirafiori. Il Governo deve creare le condizioni perchè si remi tutti nella stessa direzione. Abbiamo bisogno di investimenti e di lavoro".