Federalismo, sì del Senato
Il leader della Lega Nord Umberto Bossi ringrazia il Partito Democratico e si aggiudica 'un punto' in materia di federalismo: il Pd si è infatti astenuto sul voto al Senato sul federalismo. Secondo quanto spiegato dal segretario del partito, Walter Veltroni, la "decisione dimostra il senso di responsabilità" del Pd. Al momento questa, ha sottolineato Veltroni, è la linea più responsabile da tenere, ma nulla vieta che nel corso dell'iterparlamentare l'atteggiamento del Partito possa cambiare: "Lamaggioranza deve sapere che il banco di prova saranno la coperturafinanziaria del provvedimento e l'attuazione del pacchetto Violante diriforme istituzionali - spiega Veltroni - in particolare sullariduzione dei parlamentari e sul Senato federale. L'astensione deisenatori del Pd è una decisione giusta di unaforza che assume la responsabilità del dialogo e che ha cambiato iltesto originario facendo passare molte proposte". Via libera dell'aula di Palazzo Madama al federalismo ficale. Ildisegno di legge è stato approvato con 156 voti a favore e 6 contrari;108 i senatori astenuti, tra i quali appunto quelli del Pd e dell'Italia deivalori. Hanno votato sì, invece, Pdl, Lega e Mpa. Il provvedimentopassa ora alla Camera. Il ddl fissa i punti cardine in base ai quali ilgoverno è delegato poi ad attuare, attraverso i decreti legislativi, lariforma dell'autonomia finanziaria di regioni, province e comuni "È stato fatto un lavoro importante con la sinistra", ha subito sottolineato il numero uno del Carroccio, commentando il contributo del Pd al ddl sul federalismo: "Senza la sinistra eravamo ancora in commissione". Il Il ministro delle Riforme ha poi categoricamente smentito l'invio di una lettera al ministro dell'Economia Giulio Tremonti sollecitando la presentazione dei conti del federalismo fiscale: "Non hoscritto nessuna lettera a Tremonti, certo se fosse una bella donna...", ha scherzato il Senatur. "Con Tremonti ci sentiamotutti i giorni", ha aggiunto, "ma noi seguiamo con attenzione i lavori sulfederalismo per evitare che sia smontato da un'altra parte. E poi Tremonti Tremonti mi ha assicurato che i conti li tirerà fuori". Bossi non rinuncia a bacchettare l'Udc: "Casini non lo capisco. L'Udc è già al lumicino... Vuole fare il difensore del Sud, ma la battaglia antifederalista è persa in partenza".