Maiolo, che gaffe: "Rom peggio dei cani". E Fli la 'dimissiona'
"E' più facile educare un cane che un rom", firmato Tiziana Maiolo. La frase - pronunciata in un'intervista rilasciata martedì al programma La Zanzara su Radio 24 - ha scatenato un putiferio, che ha costretto la Maiolo a rassegnare le dimissioni dall'incarico di portavoce milanese di Futuro e Libertà. La squadra di Fini perde un altro pezzo, e non poteva essere altrimenti: Gianfranco da tempo è a favore della cittadinanza per gli immigrati, una posizione difficilmente conciliabile con la frase dell'ex vulcanica assessore del Comune di Milano. L'INDIGAZIONE DI FLI - "I cagnolini e i bambini, se tu li educhi, dopo sono educati", ha spiegato la Maiolo. "Ma se nessuno li educa...ma se fanno la pipì sui muri! Neanche il mio cagnolino la fa sui muri, solo sugli alberi!", e il riferimento è per i rom. Le frasi hanno suscitato l'indignazione del coordinatore di Futuro e Libertà, Adolfo Urso, e di Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità. Inizialmente la Maiolo ha provato a cavarsela con delle scuse scritte in una nota, ma poi ha dato le dimissioni. "RIMETTO IL MANDATO" - "Ho deciso, benché non mi sia stato chiesto né sollecitato, di rimettere il mio incarico di portavoce milanese di Fli nelle mani del coordinatore regionale della Lombardia, il Senatore Giuseppe Valditara", ha assicurato. "L'ho fatto con convinzione, per assumere le rersponsabilità di una mia leggerezza, di cui avrei dovuto valutare meglio le conseguenze e le possibili ambigue intrpretazione". Ma l'ho fatto anche perché", ha aggiunto nella nota, "voglio stare in un partito dove l'assunzione di responsabilità di ciascuno sia la regola e non l'eccezione". L'ESCALATION DELLA MAIOLO - Durante l'intervista a Radio24, snocciolando le esperienze accumulate in cinque anni di assessorato a Palazzo Marino (con il sindaco Albertini), la Maiolo ha affermato: "Tutte le etnie sono integrabili tranne i rom". A Giuseppe Cruciani, che conduceva la trasmissione, ha spiegato: "Non vogliono lavorare, a noi ci odiano e pensano soltanto a sfruttarci, ci chiamano gaggi, gagè, non so, quella parola lì. Non hanno il senso dell'igiene, fanno bambini solo per mandarli a rubare e molto spesso li avviano alla prostituzione minorile". Quindi, al termine dell'inarrestabile ascesa, la frase che ha le è costata il posto di lavoro: il paragone con il suo "cagnolino", molto più "umano" dei rom. "INACCETTABILE" - La risposta di Futuro e Libertà non si era fatta attendere. Il coordinatore nazionale, Adolfo Urso, ha preso ufficialmente le distanze a nome del partito, che sposa posizioni totalmente divergenti. "La dichiarazione di Tiziana Maiolo sui rom è inaccettabile e da noi assolutamente non condivisa", ha spiegato. "Fli si fonda sui principi del pieno rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona, si batte per una seria politica di integrazione e lotta contro ogni pregiudizio e discriminazione". Poi, puntuali, sono arrivate la dimissioni della Maiolo.