Efficienza nella P.A., la Cgil non firma l'accordo

Giulio Bucchi

Cisl e Uil dicono sì all'accordo separato nel pubblico impiego sugli aumenti salariali legati alla produttività. Isolata, ancora una volta, la Cgil, che questa mattina ha lasciato il tavolo cui si erano seduti il sindacati (presente anche l'Ugl) e il governo. Dall'incontro di Palazzo Chigi esce vittoriosa la linea del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, con un'intesa sul regime transitorio che ha seguito il blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro nella pubblica amministrazione. La Cgil però ha definito l'accordo, per bocca della segretaria Susanna Camusso, "una presa in giro per i lavoratori". Il testo presentato alle parti sociali dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e dai ministri Brunetta e Maurizio Sacconi (Welfare) presenta un punto fondamentale: i premi individuali previsti dalla riforma Brunetta potranno essere finanziati solo con le risorse derivanti da risparmi di gestione, quindi all'efficenza.