Pdl, piano per la giustizia: Processo breve in Aula
Silvio Berlusconi, nel mirino della procura milanese, rilancia sulla giustizia in Aula: l'iter legislativo del cosiddetto processo breve è stato rimesso in marcia con una "ricalendarizzazione" alla Camera. Lo ha confermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano."Il tema", ha dichiarato il Guardasigilli ai cronisti durante in conferenza stampa al Parlamento europeo di Bruxelles, "non è mai stato cancellato dall'agenda politica della nostra coalizione ed anche pronunciamenti recenti della Corte di Strasburgo richiamano l'Italia ad una accelerazione dei processi. Ribadisco quanto ho sempre detto", ha concluso Alfano, "e cioé che a determinare un veemente dibattito nella politica italiana non è il tema, che viene sviluppato per l'intero arco del disegno di legge, di un processo che abbia una sua conclusione certa in tempi ragionevoli, quanto l'impatto di un'eventuale norma transitoria. Ovvero la sua applicazione ai processi in corso". "RIFORMA IN QUESTA LEGISLATURA" - Circa lo sviluppo del progetto di legge e della contrastata "norma transitoria", il Guardasigilli ha affermato che "non ci sono enromi contrasti, tant'è che numerosi ddl della sinistra italiana andavano in quella direzione, magari con dettagli diversi ma con la stessa sostanza". Alfano ha poi assicurato che "la grande riforma della giustizia sarà realizzata entro questa legislatura". Nel dettaglio, ha spiegato come il disegno di legge "si compone di varie parti. Noi abbiamo già varato il più grande sistema di contrasto alla criminalità organizzata approvando delle norme che ci vengono invidiate a livello europeo. Abbiamo approvato una riforma del processo civile che ha prodotto una grande, grandissima risultanza, e cioè che dopo circa 30 anni di aumento delle pendenze dei processi civili quest'anno si è invertito il segno. Siamo al segno meno: è calato del 4 per cento". Questi due passaggi, per il ministro sono "un altro grande tassello di questa riforma", come l'informatizzazione del sistema giudiziario "che è andata avanti". Sul processo penale, invece, "abbiamo avuto dei rallentamenti perché avevamo presentato un progetto di riforma al Senato che ancora è in fase di ritardata trattazione per le vicende politiche che sono note a tutti", ha concluso il ministro. "MOBILITAZIONI IN PIAZZA" - Nel pomeriggio, inoltre, a Palazzo Grazioli si è svolto un incontro tra gli Stati Generali del Popolo della libertà. Al termine della riunione, ambienti vicini al Presidente del Consiglio annunciavano "un piano di iniziative e mobilitazioni a sostegno dell’attività di governo e a difesa del premier dalle aggressioni mediatico-giudiziarie". Silvio Berlusconi, dopo la frenata di La Russa dello scorso sabato, sembrava volesse rilanciare e chiamare il suo popolo in piazza. "Nell’ambito delle iniziative e delle manifestazioni politiche e movimentiste da svolgersi su tutto il territorio nazionale", spiegava una nota del Pdl, il Cavaliere ha "incaricato Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla" di coordinare le operazioni. Alle due onorevoli è stato affidato il compito di "coinvolgere tutte le componenti della società civile e tutte le strutture del Pdl, centrali e periferiche" nel piano di iniziative. Paolo Bonaiuti, portavoce di Berlusconi e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha però corretto il tiro: non saranno manifestazioni contro i pm, anzi nel vertice "di questo tema non si è parlato neanche per un minuto ". L'ultima parola giunge da un'altra nota del Pdl: "E' frutto di un equivoco la notizia secondo la quale Silvio Berlusconi avrebbe incaricato Daniela Santanchè e Michela Vittoria Brambilla di organizzare manifestazioni o iniziative di qualsiasi genere - si legge nel testo - Vero è invece che i coordinatori nazionali hanno proposto al presidente Berlusconi di inserire nell’organigramma di partito Daniela Santanchè, che, in qualità di sottosegretario all’Attuazione del programma, potrà predisporre un piano d’iniziative per illustrare ai cittadini le realizzazioni del governo Berlusconi. Questo - conclude il comunicato - non ha nulla a che vedere, quindi, con le vicende giudiziarie che vedono coinvolto il presidente".