Fallimento Obama il delfino Rahm non va a Chicago
Ennesimo smacco per il Partito democratico americano: Rahm Emanuel, l'ex capo dello staff della Casa bianca, non potrà concorrere alla carica primo cittadino di Chicago. A deciderlo è stata la Corte d'appello dell'Illinois, applicando la norma secondo cui è possibile diventare sindaco della città ventosa solo se il candidato ha vissuto a Chicago nell'anno precedente all'elezione. Non è il caso di Emanuel, che dal 2009 fino a pochi mesi fa ha vissuto a Washington per controllare con pugno di ferro lo staff dell'amministrazione Obama. CRISI LIBERAL - La parabola discendente di Barack Obama dunque prosegue con un altro duro colpo per la sinistra americana. Il no ad Emanuel è infatti l'ultimo di una serie di ko per i democratici d'oltreoceano. Una serie nera, iniziata con la vittoria del repubblicano Scott Brown lo scorso gennaio nel seggio del Massachusetts - quello storico della dinastia Kennedy -, e proseguita in toni ancora più amari con la bruciante sconfitta dei democrats alle elezioni di medio termine a novembre. In quest'ultima consultazione, i conservatori hanno riconquistato dopo appena quattro anni il controllo della Camera dei rappresentanti. Di certo lo stop alle ambizioni di Emanuel, che si era dimesso dalla Casa Bianca appositamente per diventare sindaco, non è meno bruciante: quella del tribunale dell'Illinois è una sentenza che arriva a poco meno di un mese dalle elezioni di Chicago, e dopo una campagna elettorale da 10 milioni di dollari.