Il Papa nella 'Rete': "Internet è risorsa, ma no a illusioni"
I social network possono essere uno strumento cristiano. Ne è convinto Papa Benedetto XVI, che ha però invitato i fedeli a non cedere alle "illusioni" e alle "Vite parallele". Intervenuto alla 45esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, sul tema 'Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale', Papa Ratzinger ha definito Internet e in particoalre siti come Facebook e Twitter una "opportunità di condivisione", quindi di "dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive". Il web come dato di fatto e risorsa per il futuro. Occorre però "evitarne i pericoli", quali "il rifugiarsi in una sorta di mondo parallelo, o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale". Nella ricerca di un sempre maggior numero di "amici", bisogna sempre essere "fedeli a se stessi" e mai cedere a "illusioni" come la creazione di una falsa identità attraverso il proprio "profilo". IL PERICOLO NELLA RETE - Il pericolo, infatti, è quello di dimenticare la vita reale, quella che scorre al di fuori di una connessione. "Il contatto virtuale non può e non deve sostituire il contatto umano diretto con le persone a tutti i livelli della nostra vita", ha ricordato il Santo Padre, che ha poi parlato di "stile cristiano" e di una presenza nel mondo digitale, che deve concretizzarsi in una forma di "comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell'altro". una "testimonianza" coerente, "nel proprio profilo digitale e nel modo di comunicare", di "scelte, preferenze, giudizi che siano profondamente coerenti con il Vangelo, anche quando di esso non si parla in forma esplicita".