Garimberti non guarda AnnoZero e Ballarò. Il problema è solo Minzolini
Il dibattito sui rapporti tra politica e informazione s'infiamma. Dopo la "censura" di Giovanni Floris al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la puntata di Annozero che ha innescato una valanga di reazioni, il presidente della Rai Paolo Garimberti interviene. Ma non lo fa per riprendere i due "alfieri" della sinistra nella televisione di Stato. Il pensiero del presidente, infatti, è rivolto al direttore del Tg1, Augusto Minzolini: "Ho il massimo rispetto per l’autonomia e la libertà editoriale dei direttori di testata, ma la regola che non ammette compromesso è la completezza dell’informazione". Una nuova frecciata di viale Mazzini al telegiornale della rete ammiraglia. USIGRAI: "FIN TROPPO SOBRIO" - Le parole del presidente della Rai, inevitabilmente, hanno provocato polemiche. Sugli scudi il segretario dell'Usigrai (il sindacato della televisione di Stato) Carlo Vernai, secondo il quale alle parole di Garimberti va mosso un rilievo: "L''eccesso di sobrietà". Vernai continua: "Il presidente ben fa a garantire i cittadini di fronte a forme di eroismo nell’omissione di notizie e meglio ancora farebbe se sollecitasse un esame del Tg1 alla luce dei principi di pluralismo previsti dal codice etico. Io che devo salvaguardare il buon nome dei giornalisti Rai", prosegue l'attacco, " dico senza mezzi termini che Minzolini è un corpo estraneo rispetto allo spirito del servizio pubblico. Il nostro comune sentire è ben diverso. E' giusto rivendicare come nel complesso la Rai stia tenendo alta la bandiera sulla regola della notizia, anche in una fase da basso impero. Mi sento per questo di ringraziare tutti gli altri direttori di reti e di testate, conduttori e comunque tutti i colleghi di tutte le testate". Il refrain è il solito: di fronte agli eccessi di Santoro Floris si gira la testa dall'altra parte per attaccare Minzolini.