Montezemolo: "Equilibrio del Paese a rischio"

domenico d'alessandro

Torna a farsi sentire Luca Cordero di Montezemolo. In occasione di una premiazione di Italia Futura, il presidente dell'associazione ha colto la palla al balzo per esprimere la sua opinione circa le ultime vicende politiche italiane: "Esiste la concreta possibilità che la tenuta del Paese, il suo equilibrio interno e la sua pace sociale vengano messi in discussione dall'oggi al domani dal concatenarsi di effetti della crisi economica, della perdita di autorevolezza della politica e dal crescere di inquietudini radicali nel corpo più profondo del Paese - ha esordito - Se a ciò si aggiungesse una nuova e aspra stagione di conflitti tra Istituzioni e poteri dello Stato, come in queste ore si teme da più parti, l'effetto potrebbe essere catastrofico". MONTEZEMOLO COME NAPOLITANO - Rievocando implicitamente quanto detto dal Presidente della Repubblica giusto pochi giorni fa, secondo Cordero di Montezemolo gli italiani "vivono in queste giornate un profondo turbamento": "Oggi l'unica risposta è guardare avanti, oltre l'orizzonte di una situazione paese sempre più incomprensibile", sancisce, ed è necessario "deporre le armi", perché "é sotto gli occhi di tutti come, dopo due anni sono andate le cose" in termini di riforme del Paese. Nei prossimi mesi, dunque, è "sempre più indispensabile pensare ad una legislatura costituente che nel corso di due o tre anni realizzi quelle poche riforme indispensabili a far ripartire l'Italia". "UN DISASTRO" - Quello appena passato, dice Montezemolo, è stato "un periodo disastroso" che si sta chiudendo "nel peggiore dei modi, ma si sta pur sempre chiudendo": l'Italia può farcela, è la sua iniezione di ottimismo, perché "è stata capace di superare paludi ben peggiori". "IL FALLIMENTO DELLA SECONDA REPUBBLICA" - Non concede sconti Luca Cordero: "La Seconda Repubblica ha fallito la sfida della modernizzazione - tuona - sono morte le ideologie, ma il clima da guerra civile permanente che nasconde la paura di un declino che ci appare inevitabile". E ora sono fondamentali le riforme, tra cui "un federalismo autentico fatto nell'interesse di tutto il Paese e non sull'onda dell'ultimatum di un partito". L'ultima richiesta, quindi, è un federalismo 'solidale', frutto di "un nuovo patto nazionale per ridurre la frattura tra Nord e Sud e per celebrare i 150 anni della nostra storia unitaria". Parola di Luca Cordero di Montezemolo.