G8, Verdini indagato per fatture false
Denis Verdini è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Firenze. L'inchiesta in questione è quella sul Credito cooperativo fiorentino, banca che era guidata dal coordinatore del Pdl fino al luglio 2010. Lo hanno riferito fonti giudiziarie. Nei confronti di Verdini si indaga per emissione di fatture false per operazioni inesistenti. In questa indagine, scaturita dal filone principale sugli appalti per i Grandi eventi, l'esponente politico della maggioranza era iscritto nel registro degli indagati anche per mendacio bancario. Gli altri nomi su cui i pm stanno indagando sono quelli di Gian Paolo e Pier Ettore Olivetti Rason, avvocati fiorentini, Niccolò e Andrea Pisaneschi, legali senesi, e l'avvocato Marzio Agnoloni. Martedì scorso le forze dell'ordine hanno perquisito gli studi di tutti i suddetti professionisti. IL CASO - L'indagine sui Grandi eventi ruota attorno ai rapporti fra l'imprenditore Riccardo Fusi, ex presidente di Btp, e lo stesso coordinatore del Pdl. Secondo l'accusa, Verdini avrebbe emesso delle fatture, per circa 300mila euro, per attività mai svolte e fatte passare per consulenze, i cui beneficiari sarebbero stati proprio gli studi legali. Le collaborazioni fittizie farebbero riferimento a un mutuo da 150 milioni concesso nel 2008 alla Btp da alcune banche come Mps, Unipol, Cariprato, Banca Mb e lo stesso Credito Cooperativo.