Fini, lavata di capo al Governo
Gianfranco Fini bacchetta il governo: va bene chiedere la fiducia, ma spiegare che lo si fa in omaggio al Parlamento è un paradosso. Fini lo ha detto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, e al resto dell'esecutivo, reo di aver posto la fiducia sul decreto legge anticrisi. «La centralità del Parlamento e della sua funzione nel processo legislativo non si può liquidare con un omaggio alla Commissione salvo poi porre la questione di fiducia impedendo poi di fatto ai deputati di pronunciarsi in Aula», ha detto Fini. Il presidente della Camera, che ha ricevuto applausi e poi attestazioni di stima da parte dei parlamentari dell'opposizione, ha sottolineato che «in tanti anni ho avuto modo di sentire molteplici ragioni per le quali il Governo, avvalendosi di una sua esplicita prerogativa, ha deciso di porre la questione di fiducia. È la prima volta che ascolto il rappresentante del Governo porre la questione di fiducia in onore del lavoro della Commissione. Mi associo all'apprezzamento espresso nei confronti dei colleghi della Commissione, ma - ha proseguito- è la prima volta che sento dire che viene posta la fiducia in omaggio alla centralità del Parlamento». Fini ha ricordato «sommessamente al rappresentante del Governo che il procedimento legislativo a legislazione vigente prevede l'esame in Commissione e l'esame in Aula. È certamente un diritto del Governo quello di porre la fiducia, ma credo sia doveroso esprimere valutazioni di tipo squisitamente politico perchè l'omaggio al Parlamento e alla sua centralità, che sta a cuore a tutti, lo si fa nello stesso tempo in cui si consente alle Commissioni di lavorare e si consente ai deputati in Aula di esprimersi sugli emendamenti. Le motivazioni che vengono poste per la questione di fiducia sono certamente legittime, attengono al dibattito politico, ve ne sono state tante in passato, ve ne saranno altrettante in futuro, ma mi assumo la responsabilità di dire quello che ho appena detto perchè, mi creda onorevole Vito, la centralità del Parlamento e della sua funzione nel processo legislativo non si può liquidare con un omaggio alla Commissione salvo poi porre la questione di fiducia impedendo poi di fatto ai deputati di pronunciarsi in Aula». Berlusconi incassa -quasi- in silenzio. Poco dopo la lavata di capo di Fini, risponde: «Abbiamo fatto questa valutazione, per noi la fiducia era indispensabile». Alla domanda se la posizione di Fini fosse dovuta al suo ruolo, il presidente del Consiglio si è portato la mano sulla bocca come a dire: non rispondo.