Bush saluta l'America
È un bilancio assolutamente positivo quello tyracciato da George W. Bush del suo doppio mandato come predisente degli Stati Uniti. È lo stesso presidente uscente ad ammetterlo, durante la sua ultima conferenza stampa: ''Mi sento pronto a guardarmiallo specchio quando saro' in Texas senza vergogne", dichiara orgoglioso, difendendo le proprie azioni di questi anni e il fatto di aver preso le decisioni che riteneva più giuste. E si è detto anche consapevole che "quando esco di qui, lascio il palcoscenico''. Una volta lasciata la Casa Bianca il 20 gennaio prossimo, Bush si terrà dunque lontano dai riflettori. La prima cosa che farà mercoledì 21 mattina, quando si sveglierà nel suo ranch in Texas senza più essere più presidente degli Stati Uniti? "Porterò il caffè a Laura", rivela con un sorriso. "È difficile prevede cosa proverò: sarà l'inizio di una vita nuova", ha detto. C'è spazio anche per un 'mea culpa': "Esporre lo striscione 'Missione Compiuta' su una portaerei, a proposito delle operazioni in Iraq, è stato uno dei maggiori errori della permanenza alla Casa Bianca" ammette: Bush ha parlato anche del suo linguaggio a volte aggressivo (senza fare esempi). Bush era stato criticato per avere esposto lo striscione 'Missione Compiutà sullo sfondo di un suo discorso dal ponte della portaerei Lincoln che proclamava di fatto la vittoria in Iraq alcuni mesi dopo l'inizio della guerra. Bush ha definito anche «una delusione» non avere trovato armi di distruzione di massa in Iraq. Nel suo discorso di 'addio' alle scene, Bush parla anche del suo successore e del futuro che lo attende: "Obama scoprirà che i problemi a volte ti costringono a prendere decisioni che uno non pensava di prendere". Poi ammette: "Non avrei mai pensato un giorno di un vedere un presidente nero". Nel dirsi onorato di essere testimone di "un momento storico nelle relazioni razziali", con l'insediamento appunto di Obama alla Casa Bianca, il presidente Bush ha commentato: "Io mi consideratofortunato di avere un posto in prima fila a quello che sarà uin momento storico per l'America". E al suo successore, che secondo lui dovrà affrontare il rischio sempre esistente di un attacco terrorista contro il territorio americano, Bush ha augurato "tuttoil meglio"