Influenza A, in Puglia il secondo decesso

domenico d'alessandro

A un anno di distanza si ritorna a parlare di H1N1. Nella clinica "Santa Maria" di Bari, infatti, è deceduto un uomo di 51 anni che risiedeva a Zapponeta, in provincia di Foggia: la morte è sopraggiunta in tempi rapidi e, secondo i medici che lo avevano in cura, è stata causata proprio dal virus dell'influenza A. Il decesso è avvenuto per complicazioni respiratorie. Secondo la professoressa Cinzia Germinaro, dell'Osservatorio regionale, "si tratta di un paziente diabetico ma la morte potrebbe essere stata causata anche dall'aggressività del virus. Il consiglio è di vaccinarsi, non è tardi". UNA DOZZINA DI CASI GRAVI IN PUGLIA - La Puglia, al momento, appare la regione in cui l'allarme è più alto per l'H1N1: sono una dozzina i casi gravi accertati nel territorio pugliese. Lo ha confermato l'Osservatorio Epidemiologico regionale nei Reparti di rianimazione e di Terapia Intensiva nella Regione, che da mesi controlla la situazione con un sistema di sorveglianza attiva. Si tratta della seconda vittima italiana in pochi giorni. REPORT QUOTIDIANI IN TUTTA LA REGIONE - Mercoledì l'assessorato alle politiche della salute farà il punto della situazione con l'invio, come avvenne nel 2010, dei report quotidiani sulle varie situazioni, anche a seconda della gravità e dell'esistenza di patologie pregresse. Tra i casi accertati - circa una dozzina - ci sono quelli di una donna 60enne di Barletta (ricoverata in rianimazione da una settimana) e quello di un uomo di 51 anni di Tricase, nel leccese. Quest'ultimo è stato trasferito a Milano dove verrà utilizzato un macchinario, l'Ecmo, che consente una respirazione extracorporea. Altri casi si sono verificati a Monopoli e ancora nel foggiano. VACCINO EFFICACE NEL 70% DEI CASI - Secondo uno studio multicentrico dell'European Centre for Disease Prevention and Control, coordinato dall'Istituto Superiore della Sanità, il vaccino pandemico contro l'influenza A è "stato in grado di proteggere oltre il 70% delle persone vaccinate". L'Iss, inoltre, ribadisce l'importanza della vaccinazione.