Ancora sbarchi a Lampedusa

Dario Mazzocchi

In attesa dell’attuazione dell’accordo con la Libia sull’immigrazione, il Viminale ha adottato nuove misure, tra le quali quella per cui “chi arriva a Lampedusa rimarrà a Lampedusa”. Le parole sono quelle del ministro dell’Interno Roberto Maroni a Radio Padania, aggiungendo che chi arriva sull’isola siciliana “non sarà spostato in altri centri, perché da lì poi sarà immediatamente rimpatriato e cominceremo già da domani, dopodomani al massimo”. Poi ha voluto precisare che “la questione degli sbarchi a Lampedusa è molto evidente sul piano mediatico, ma non è così consistente su quello numerico”. Ci sono però anche parole di critica contro il collega della Difesa Ignazio La Russa per l’intervista rilasciata al Corriere della sera di oggi nella quale suggeriva di non adottare la linea dure con la Libia, ma una trattativa con Gheddafi per far fronte all’emergenza immigrazione. “Ho avuto garanzie dal ministro Frattini che l’attuazione di questo accordo partirà entro gennaio - ha dichiarato il titolare del Viminale - Attuarlo significa fare finire gli sbarchi a Lampedusa”. Facendo riferimento proprio a La Russa, Maroni ha detto di avere grande stima per lui “ma non credo ci si debba basare sulle affermazioni del ministro La Russa”. L’accordo siglato fra il governo e la Libia il 31 agosto “prevede importanti investimenti dell'Italia in Libia ed è quindi giusto sia ratificato dal Parlamento”. Ma “quello di cui parlo, e cioè il pattugliamento davanti alle coste libiche, è un’altra cosa, è accordo stipulato fra il ministero dell’Interno italiano e il ministero dell'Interno libico il 29 dicembre, esattamente un anno fa, dal ministro Amato e prevede la cooperazione fra i due Paesi nel contrasto all'immigrazione clandestina”.