Cristiano Di Pietro lascia l'Idv

Dario Mazzocchi

Chiamato in causa nell’inchiesta Global Service della procura di Napoli, Cristiano Di Pietro ha deciso di lasciare l’Italia dei valori. Lo ha fatto sapere attraverso una lettera indirizzata ai dirigenti locali e nazionali del partito, lettera che suo padre Antonio ha ripreso e pubblicato sul suo sito internet. Dopo le polemiche che erano esplose anche sul blog dell’ex pm di Tangentopoli, si chiude questa parte della vicenda, destinata comunque a continuare. Il leader dell’Idv considera “corretto e per certi versi forse eccessivo” il gesto del figlio Cristiano “visto che non è nemmeno indagato, ma lo rispetto e ne prendo atto”. Lui, il diretto interessato, ha voluto ribadire che aver svolto il “dovere di consigliere comunale e provinciale senza aver mai infranto la legge. Eppure mi ritrovo tutti i giorni sbattuto in prima pagina se fossi un appestato. La mia unica colpa è quella di essere ‘figlio di mio padre’: per colpire lui stanno colpendo me”.  Una scelta, quella di abbandonare tutti gli incarichi, fatta con “sofferenza e dispiacere (soprattutto per la disumana ingiustizia che sto patendo)”. La pensa diversamente Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl: “La decisione di Cristiano Di Pietro conferma la validità dei sospetti e non cancella la vicenda. Andremo avanti come un carro armato sulla questione morale che travolge l'Italia dei cosiddetti valori”. Gasparri ha colto l’occasione per criticare anche il giornalista Marco Travaglio: “Continua intanto la paresi di Travaglio che non scrive delle indagini di camorra su un uomo di Di Pietro e ignora lo scandalo di famiglia”.