Bossi: "Riforme? Vediamo se ci sono i numeri"

Giulio Bucchi

E' del leader della Lega Umberto Bossi la reazione più 'pesante' al discorso di fine anno di Giorgio Napolitano. Il Senatur ha giudicato le parole del presidente della Repubblica "un completo riassunto dei tanti problemi insoluti del nostro Paese, tra i quali la disoccupazione giovanile", ma sulla richiesta di riforme Bossi è scettico: "E' evidente che il governo potrà dare concrete risposte, nonchè piena attuazione al percorso riformista solo e soltanto se ci saranno i numeri in Parlamento". Poi la dichiarazione sibillina sul futuro dell'esecutivo: "Un altro anno così non si può andare avanti". L'ANIMO DEL PAESE - "Ancora una volta il Capo dello Stato ha colto con esattezza l'animo del Paese. I nostri giovani, il loro futuro, le loro e le nostre preoccupazioni. Ma anche i giovani come risorsa primaria da mettere al centro di una politica di sviluppo e di ricerca": è il giudizio positivo del presidente del Senato Renato Schifani al discorso della più alta carica della Repubblica. Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta "il richiamo alto e nobile alla responsabilità di tutti" di Napolitano "ci introduce bene al nuovo anno". Soddisfazione anche da parte del capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "Il discorso di fine anno del presidente Napolitano è in primo luogo un genuino esercizio intellettuale di analisi, di riflessione, di indicazioni che lo colloca su una dimensione non suscettibile di strumentalizzazioni di alcun tipo. Nella riflessione del Presidente è molto forte la percezione che viviamo in una condizione di imprevedibilità determinata da una globalizzazione che sta rimettendo in discussione tutto, equilibri precostituiti, strutture produttive, livelli di reddito, relazioni industriali".  Concorda con Napolitano il capogruppo della LEga alla Camera, Marco Reguzzoni: "E' ai giovani che dobbiamo pensare, è per il loro futuro che dobbiamo realizzare le riforme di cui il Paese ha bisogno. Ed è proprio l'esigenza di riformare il Paese il punto cardine del messaggio del Presidente Napolitano, di cui condivido anche l'augurio per un 2011 in cui le forze politiche sappiano confrontarsi senza tatticismi per il bene del Paese". INCERTEZZE - Il vicesegretario del Pd Enrico Letta plaude al messaggio indirizzato ai giovani: "La crescita delle incertezze sul futuro e le difficoltà crescenti che i giovani italiani stanno vivendo sono alla base dei problemi del nostro Paese che da tempo appare fermo e statico". Stessa analisi da parte di Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori: "Il problema del lavoro è la piaga dei nostri giorni e occorre trovare le soluzioni più adeguate per guarirla".