Gemonio, due ordigni nella sede della Lega

Andrea Tempestini

Due ordigni artigianali sono esplosi questa notte alle 3, davanti alla porta d'ingresso della sede della Lega Nord, a Gemonio, in provincia di Varese, il paese dove risiede Umberto Bossi. La casa del leader del Carroccio è a soli 50 metri dal luogo in cui è avvenuta la deflagrazione. I danni materiali alla sede di via Marsala del partito sono consistenti: l'onda d'urto degli ordigni, probabilmente creati con polvere nera compressa, ha distrutto le vetrate, fatto saltare la porta e devastato parte degli arredamenti interni. "ANTIFA ATTO SECONDO" - "Dagli involucri rimasti a terra", ha spiegato la polizia, "sembra si tratti di petardi, non di ordigni", posizionato comunque "a scopo intimidatorio". Sul muro della sede è stato scritto con vernice spray "Antifa atto secondo", frase secondo gli inquirenti riconducibile all'area anarchica vicina ai centri sociali. Gli investigatori, insieme alla Digos di Varese, stanno esaminando i filmati delle telecamere di servizio in cerca di qualche indizio. MARONI: "NON CI FAREMO INTIMIDIRE - "Noi della Lega siamo abituati da sempre ad attacchi di questo tipo, fatti da intolleranti che agiscono  igliaccamente e nell’anomitato". Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. "E' accaduto altre volte in passato", aggiunge il titolare del Viminale, "che sedi del nostro partito siano state oggetto di violenza,  ma non ci siamo mai fatti intimidire e la stesso accadrà questa volta. Naturalmente sono episodi da non sottovalutare. Non posso dire nulla ovviamente sulle attività investigative", conclude il ministro, "che sono in corso e seguono piste precise". LE REAZIONI - "Esprimo a nome di tutta l’Udc incondizionata solidarietà alla Lega per il grave atto intimidatorio perpetrato stanotte contro la sede di Gemonio. Il clima di tensione che si respira nel Paese e la preoccupante escalation di episodi di questo genere richiedono un comune impegno di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per riportare il dibattito nei canoni della civiltà e della moderazione". Il messaggio di solidarietà è del segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa. Per Marco Reguzzoni, il capogruppo leghista alla Camera, "purtroppo la mamma degli stupidi è sempre incinta. Questo episodio comunque non farà cambiare di una virgola il modo di agire della Lega Nord, né a livello locale, né a livello nazionale". "NON CI FATE PAURA" - La Lega non ha paura e certo non si farà intimorire da "due petardi", ha dichiarato il segretario provinciale della Lega Nord di Varese, Stefano Candiani. Si tratta, ha aggiunto, di "un gesto del quale non intendiamo in alcun modo raccogliere la sua espressione intimidatoria. Non sono certo questi atti a farci paura", ha sottolineato.  "I nostri volontari stanno già provvedendo a sostituire le vetrate e presto riprenderà tutto come prima. È evidente che diamo fastidio e questi sono i risultati", ha concluso Candiani: "Noi continueremo per la nostra strada". IL PRECEDENTE - Non è la prima volta che la sede del Carroccio di Gemonio viene presa di mira: il portone degli uffici, che si trovano a poche centinaia di metri dall’abitazione del Senatùr, fu incendiato nel febbraio del 2007 e nel gennaio del 2009.