Istat: record disoccupazione, sale all'8,7%
La disoccupazione in ottobre è cresciuta all'8,7%, rispetto al precedente 8,4%, registrato a settembre. La comunicazione arriva dall'Istat, che ha aggiunto come si tratti del valore più alto dall'inizio delle serie storiche mensili, ovvero dal gennaio 2004. IN MENO CERCANO LAVORO - Nel terzo trimestre del 2010 l'occupazione è diminuita dello 0,2% (pari a un calo di 57mila occupati) sul trimestre precedente. L'Istiuto di statistica precisa che nel periodo il numero di occupati risulta pari a 22.811.000 (in calo di 176mila unità). Il tasso di occupazione risulta in calo al 56,7 per cento. Il numero di persone in cerca di un lavoro scende a 2.068.000 (in calo dell'1,7%). Nel terzo trimestre il tasso di disoccupazione è sceso all'8,3% (dall'8,4% del secondo trimestre, dato rivisto da 8,5%), primo calo dopo sette trimestri di crescita. A ottobre, stima, l'Istat, la disoccupazione sale all'8,7%, rivista dall'8,6% e al top da gennaio 2004 (8,4% a settembre). DISOCCUPAZIONE GIOVANILE - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), infine, nel terzo trimestre dell’anno sale al 24,7 per cento, a fronte di un 23,5 per cento nello stesso periodo del 2009. Lo comunica l’Istat spiegando che l’aumento si registra soprattutto nel Mezzogiorno. Nel Sud un terzo dei giovani tra i 15 e 24 anni è disoccupato. IL NORD - Nel Nord disoccupati in calo. Nel terzo trimestre 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione risulta pari a 2.068.000 unità, con una flessione dell'1,7% (-36.000 unità) rispetto al secondo trimestre. La discesa congiunturale della disoccupazione si concentra nelle regioni settentrionali. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il numero dei disoccupati sale invece del 3,1% (+61.000 unità). IL MEZZOGIORNO - Nel terzo trimestre 2010 il numero di occupati, al netto dei fattori stagionali, risulta pari a 22.811.000 unità, in calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. A fronte della significativa discesa nel Mezzogiorno e, in misura più ridotta nel Centro, l'occupazione rimane stabile nel Nord. La riduzione congiunturale dell'occupazione riguarda soprattutto l'agricoltura e l'industria. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sempre in termini destagionalizzati, il numero di occupati scende invece di 176.000 unità (-0,8 per cento). Anche in termini tendenziali il calo dell'occupazione riguarda in particolare il Mezzogiorno dove, inoltre, aumentano gli inattivi. Nel terzo trimestre 2010 il tasso di inattività della popolazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 38,6%, sei decimi di punto in più rispetto a un anno prima.