Bagnasco: "In politica serve il dialogo"
Celebra la Messa di Natale col mondo politico italiano. E Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ne approfitta per mandare un messaggio di speranza. Indirizzato proprio ai rappresentanti della popolazione: "C'è bisogno di apertura e di dialogo, di incontro positivo fra le persone, nella famiglia, nella società civile, nelle articolazioni dello Stato che diversamente si inceppano", ha detto il cardinale, che poi prosegue: "Il dialogo vero ha le sue leggi: innanzitutto serve la volontà di dialogare. Se la volontà è inquinata, non c'è neppure voglia di ascoltare e nasce un dialogo fra sordi. Tutto è distorto e urlato nei toni e nelle parole". Il numero uno della Cei, nella Celebrazione di Sant'Ivo alla Sapienza, conclude: "Dio si pone in dialogo con noi, noi ci poniamo in dialogo con Lui? Se accettiamo il dialogo con Dio, dobbiamo dialogare con gli altri. Il mondo politico è chiamato ad essere punto di riferimento dell’arte del dialogo: confronto di idee, rigore con se stessi, ragionevolezza, nobiltà spirituale che nasce dal pensare onesto". BAGNASCO E SCHIFANI - Subito dopo la cerimonia il presidente della Cei ha incontrato, per circa 30 minuti, il presidente del Senato Renato Schifani. Al termine del colloquio il presidente di Palazzo Madama ha affermato: "Troppi conflitti, troppe contrapposizioni. Il Paese ha bisogno di governabilità e stabilità. Mi auguro che le festività portino consiglio a tutti, facciano abbassare i toni, perchè gli italiani vogliono essere governati. L'anno nuovo - prosegue Schifani - comincia all’insegna di quelle grandi incognite che io mi auguro, come seconda carica dello Stato cui sta a cuore la governabilità del Paese, possano essere chiarite in un senso o nell’altro. Mi auguro che si continui nella stabilità perchè tanti problemi sono all’orizzonte: la crisi economica, la crisi del lavoro. Tanti problemi sono stati affrontati e risolti, tanti ne restano da risolvere. Ritengo - conclude Schifani - che occorra un senso di buona volontà da parte di tutte le forze politiche nell’interesse del Paese".