I black bloc scatenano la guerriglia a Roma: almeno 100 feriti

domenico d'alessandro

L'espressione "guerriglia" è stata spesso usata a sproposito. Ma nel pomeriggio di martedì, a Roma, è il termine risulta addirittura riduttivo. Manifestazioni degenerate in incredibili scontri faccia a faccia tra giovani e forze dell'ordine, con camionette e blindati degli agenti dati alle fiamme e lanci di sampietrini. Fuoco a Piazza del Popolo, petardi a pochi passi dalle Aule del Parlamento, numerosi assalti, almeno un centinaio di feriti colpiti da bottiglie, bombe carta, pietre. Le manifestazioni erano iniziate in mattinata, in contemporanea con i voti di fiducia di Senato e Camera. In piazza c'erano studenti, centri sociali, presidi napoletani di Terzigno contro le discariche, associazioni antirazziste degli immigrati, comitati dei terremotati dell'Aquila e i metalmeccanici della Fiom. Ognuno con le proprie "motivazioni". Ma le proteste, legittime, sono durate poco. Poi si è passata alla guerriglia, acuita dall'esito delle votazioni in Parlamento. Ed ecco i blindati di Carabinieri e Polizia dati alle fiamme, la pavimentazione dei sampietrini divelta e usata come arma, l'aggressione spropositata agli agenti. Piazzale Flaminio, Piazza Venezia, Corso Vittorio, via del Babuino, Piazza del Popolo, via del Corso: sono zone centralissime della Capitale, sono tra le strade più visitate dai turisti di tutto il mondo. Sono state messe a ferro e fuoco, forse anche da black bloc che alla memoria di tutti riportano i drammatici scontri di Genova, era il G8 del luglio 2001. MATTINATA DI VIOLENZA - Tutto era iniziato mentre all'interno di Palazzo Madama e Montecitorio i parlamentari decidevano sulla fiducia. Erano stati invitati ad arrivare con larghissimo anticipo nelle Aule, proprio per evitare le manifestazioni previste. A metà mattinata a più riprese i cortei hanno tentato di avvicinarsi a Camera e Senato, protette stamattina dall'istituzione della "zona rossa": bombe carta, petardi, bottiglie e uova sono stati lanciati proprio a ridosso del Senato, in Corso Rinascimento. La polizia ha risposto con lancio di lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Le vetrine delle banche sono state prese di mira dai manifestanti, molti dei quali avevano il volto coperto da caschi e passamontagna. Qui, secondo la ricostruzione degli agenti, sono intervenuti i black bloc, ossia le frange più violente dei manifestanti. "Armati" di bandiere nere, catene di motorini, mazze, picconi, una transenna e altri oggetti, hanno tentato di sfondare i blocchi imposti dalle forze dell'ordine. In seguito i manifestanti hanno anche assaltato la sede della Protezione Civile. DECINE DI FERITI - Il bilancio dei feriti è assolutamente provvisorio e viene aggiornato di minuto in minuto. Il 118 della Capitale è intervenuto con decine di mezzi. Secondo il ministro della Difesa Ignazio La Russa ci sono almeno 90 feriti, dei quali 50 sono agenti e 40 manifestanti (22, tra questi ultimi, hanno dovuto ricevere le cure in ospedale). Alcuni dei contusi, invece, sono stati soccorsi direttamente in strada, ma non ci sarebbero feriti gravi: riportano contusioni, tagli e ferite lievi. La Questura ha precisato che i feriti tra le forze dell'ordine sono 57. NUMEROSI ARRESTI - Secondo la Questura di Roma, sono 41 le persone fermate in occasione degli scontri. Di questi, 24 sono stati arrestati. I manifestanti in questione, spiega in una nota la Questura, sono provenienti da diverse province d'Italia - tra cui Pisa, Genova, Orvieto, Todi, Chieti, Pescara, Forlì, Trento, Bari, Teramo, Napoli ed Asti - e anche dalla Francia. LE REAZIONI - "Siamo in presenza di una violenza vergognosa che non ha dignità politica. E’ una violenza che merita solo una parola: repressione. In piazza è scesa una minoranza cialtrona senza principi, senza valore e onore": lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Questo ignobile episodio è espressione di una logica criminale che deve indurre tutti, Istituzioni, parti sociali e partiti a condannare con fermezza questa inaccettabile violenza, nella consapevolezza della necessità di un forte impegno a difesa della democrazia, della legalità e della libertà nel nostro Paese", ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini. "Roma oggi è stata offesa dalla violenza come non avveniva da molti anni a questa parte. Queste aggressioni gratuite e demenziali hanno colpito duramente il centro storico della Capitale, patrimonio dell'Unesco. È una vergogna che nessuna motivazione sociale o politica può coprire", ha invece affermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. La presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha commentato: "Quanto sta accadendo nelle strade del centro di Roma è vergognoso. E' inaccettabile vedere una città sotto assedio: scene di guerriglia urbana non si capisce bene in nome di cosa. Estremisti violenti, incappucciati e armati, che incendiano e devastano non possono rappresentare l`immagine delle 'menti' e della cultura che rivendica più attenzione in questo Paese". "E' intollerabile e incredibile che dentro manifestazioni abbiano trovato spazio e siano riusciti a inserirsi teppisti, violenti e Black Block ben riconoscibili, e che sia stato possibile produrre devastazioni in pieno centro a Roma. Chiederemo chiarimenti al ministro degli Interni sui fatti avvenuti e come non sia stato possibile prevenire episodi e scontri così gravi". Lo ha affermato il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani. MILANO - Gli studenti, però, non hanno manifestato solo nella Capitale. Cortei contro la Riforma Gelmini, e in senso lato anche contro il Governo, si sono svolti nelle maggiori città italiane, da Milano a Napoli, da Torino a Trapani. Nel capoluogo lombardo alcuni studenti - circa un centinaio - sono penetrati nella Borsa, a Piazza Affari. Il servizio di sicurezza ha sprangato le altre entrate. Gli studenti, alcuni con il volto coperto, hanno alzato uno striscione con la scritta: "Accozzaglia di affaristi, razzisti, ladri, mafiosi. Fund our future (Finanziate il nostro futuro). Dovete darci il denaro". Alcuni manifestanti hanno tentato di assalire una sede della Banca Mediolanum. Momenti di tensione anche tra piazza Fontana e via Larga: armati di palloncini pieni di vernice colorata, i giovani hanno lanciato verso gli agenti uova e sassi. Intanto, una seconda parte del corteo sta continuando a marciare verso piazza Cavour, mentre una frangia sta raggiungendo la sede dell'Università Statale. Un ultimo gruppo, infine, è fermo in piazza Fontana. ALTRE CITTA' - Scontri di minore entità sono in corso in moltissime città italiane e nei pressi di numerose sede universitarie. A Torino, Bari, Palermo, Napoli gli studenti hanno tentato di penetrare nelle Facoltà. In 50mila, nel capoluogo siciliano, sono scesi in strada e sono stati occupati porto e aeroporto. Nel capoluogo campano gli studenti hanno occupato il Rettorato.