Giustizia, Veltroni da Fini
Il leader del Pd, Walter Veltroni, al termine dell'incontro con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Montecitorio, rilancia la proposta di un tavolo per la riforma della giustizia, con l'istituzione di una commissione: "Ho letto delle obiezioni che non mi convincono, secondo cui avrei preso questa iniziativa come quando si propone una commissione per non far nulla: è vero il contrario. Sarebbe saggio accettarla". Il numero uno dell'opposizione pensa "ad una iniziativa del tutto nuova, una commissione che in sessanta giorni stabilisca come ridare efficienza alla giustizia nell'interesse dei cittadini e le imprese che devono ritrovare serenità. A una modalità del tutto nuova in cui si superi il sistema freddo delle audizioni, in cui invece tutte le parti che si occupano di giustizia possano partecipare concretamente con le proprie idee. Poi il Parlamento e il governo deciderà". Ma il ministro Alfano non è convinto. "Costruire commissioni è il modo piùvecchio di affrontare i problemi e il modo più collaudato di nonrisolverli", dice il Guardasigilli in un'intervista al Corriere della Sera. Auspica un accordo tra le parti il ministro per l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, il quale ribadisce come "il dialogo in democraziasia una cosa normale, quindi maggioranza e opposizione hanno il doveredi cercare soluzioni concordate. Se poi non ci sono, i numeri fanno ladifferenza. Mi auguro che sia sui temi della giustizia che sul federalismo ci sia un'intesa con le opposizioni".