L'"erede" Pink Floyd fa il vandalo: "Chiedo scusa"

Giulio Bucchi

Il papà, in fondo, lo aveva pure cantato. Gli studenti vanno lasciati liberi dagli insegnanti, altrimenti si arrabbiano. Evidentemente Charlie Gilmore, figlio del chitarrista dei Pink Floyd David, tra gli artefici del mitico inno rock Another brick in the wall, ha preso alla lettera quelle parole. Giovedì a Londra ha partecipato alla violenta manifestazione degli studenti che protestavano contro la riforma universitaria varata dal governo britannico. Il giovane Charlie ha scalato il Cenotaph, il monumento al milite ignoto a Whitehall, sfregiando con graffiti la statua di Winston Churchill. Tardivo il Il figli del rampollo psichedelico: "Vorrei esprimere le mie scuse più profonde per il terribile insulto alla memoria di migliaia di persone morte coraggiosamente per la nostra patria". Rivoluzionario sì, ma non troppo.