Scontri e insulti: la solita prima alla Scala

domenico d'alessandro

Alle 17 il maestro Barenboim ha dato il via alla stagione lirica della Scala di Milano. Ma la festa della musica lirica e del glamour, come ogni anno, è stata anticipata da proteste e manifestazioni. Quest'anno è toccato a lavoratori dello spettacolo e del teatro, che hanno manifestato contro i tagli della Finanziaria, e agli studenti, che si oppongono alla riforma Gelmini. Armati di fischietti e megafoni i manifestanti, appartenenti a diverse sigle sindacali, si sono assiepati davanti al Teatro milanese, che però è transennata e controllata da forze dell'ordine in tenuta antisommossa. GLI SCONTRI - Un gruppo di contestatori ha tentato di sfondare un cordone della polizia al grido di "vergogna vergogna", ma gli agenti sono riusciti a bloccarli. Da qualche minuto un gruppo di forze dell'ordine ha chiuso completamente l'accesso alla Galleria Vittorio Emanuele dal lato di piazza della Scala. C'è stato anche un lancio di petardi e fumogeni da parte degli studenti contro le forze dell'ordine. Proprio i ragazzi sembrano essere i più "agguerriti": alcune decine stanno tentando di raggiungere l'ingresso principale del Teatro. Le forze dell'ordine hanno effettuato una carica nei confronti dei manifestanti, e in questi momenti di tensione dieci agenti sono rimasti feriti. Nove di questi sono dei carabinieri, ai quali si aggiunge un funzionario della questura colpito alla testa. I sanitari stanno valutando le condizioni delle persone colpite per decidere se trasportarle o meno in ospedale. Gli studenti hanno quasi tutti un cappello da Babbo Natale e sono stati arginati tra la Galleria e le strade lmitrofe a Palazzo Marino, che è di fronte alla Scala, sull'altro lato della Piazza. La situazione è tornata alla normalità circa quindici minuti prima dell'inizio dell'opera. Gli studenti si sono poi spostati in Piazza San Babila per un corteo improvvisato e durato circa mezz'ora. GUARDA LE FOTO DEGLI SCONTRI I VIP ALLA "PRIMA" - Il foyer della "Scala" si è riempito di vip e politici sia a livello locale che a livello nazionale. Partecipano alla "Prima" il sindaco del capoluogo lombardo Letizia Moratti, il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni, il ministro delle Telecomunicazioni Paolo Romani, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, l'oncologo Umberto Veronesi, il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri, Donna Assunta Almirante, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera (che siede anche nel consiglio di amministrazione della Scala), la showgirl Elena Santarelli. La Moratti, insieme al sovrintendete Stephane Lissner, hanno accolto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui arrivo è stato celebrato dagli applausi della folla di curiosi e del foyer. I manifestanti, invece, hanno urlato: "Presidente, abbiamo bisogno di te". Lissner, intervistato dai cronisti sugli scontri, ha detto: "È così in tutta Europa, è triste". Sull'assenza del ministro Bondi, Lissner ha detto: "Avrà altro da fare". Anche Romani è stato fermato per qualche secondo dai giornalisti e ha dichiarato: "La protesta è legittima il problema è che le risorse sono quelle che sono. Non è una battaglia fra l’economia e la cultura, i tagli sono ovunque, non è vero che noi ne abbiamo fatti più di altri". GUARDA LE FOTO DEI VIP IL MESSAGGIO DI BARENBOIM - Prima dell'inizio della "Valchiria" di Wagner, il maestro Barenboim ha letto un messaggio personale di protesta contro il taglio ai finanziamenti previsto dal ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi. Nel messaggio si legge, tra l'altro, che "siamo profondamente preoccupati per il futuro della cultura del nostro Paese e in Europa". Il Maestro ha poi citato l'articolo 9 della Costituzione, quello secondo cui "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica e la tutela del paesaggio". Quindi, in conclusione, ha affermato: "Sono molto felice di dirigere anche quest’anno il 7 dicembre alla Scala. Sono molto onorato di essere stato nominato maestro scaligero, anche per tutti i miei colleghi che cantano, ballano e suonano in tutti i teatri d’Italia". Il Ministro Bondi non partecipa alla Prima, mentre c'è il presidente della Repubblica, il quale ha assicurato che, nel primo intervallo dell'opera, incontrerà una delegazione dei lavoratori che stanno manifestando. Proprio per gli scontri, l'arrivo di Napolitano è slittato di alcuni minuti. GUARDA LE FOTO DELLO SPETTACOLO