Stragi, 1 milione di documenti all'archivio Senato
I documenti declassificati della Commissione Stragi sono ora a disposizione dei cittadini presso l'Archivio Storico del Senato. Sono 2.098 fascicoli per un milione di pagine, ordinati in 31 filoni d’inchiesta. Per il Presidente del Senato Renato Schifani "l'archivio informatico della Commissione terrorismo e stragi fa parte di un progetto che potremmo chiamare apertura degli archivi. E' un passaggio di fondamentale importanza al quale si aggiunge la recente decisione del Consiglio di Presidenza di attribuire al Presidente del Senato il potere di autorizzare soggetti istituzionali alla consultazione della documentazione prodotta dalle commissioni di inchiesta". VERITA' STORICA E GIUDIZIARIA - "La trasparenza è la condizione irrinunciabile per la democrazia. Non si tratta di interferire minimamente con l’esercizio delle funzioni giurisdizionali, ma di riconoscere come esistano una verità storica ed una verità giudiziaria che possono muoversi in parallelo secondo criteri seri e rigorosi. Non esiste una verità già scritta, ma molte verità da ricercare con onestà e coraggio, senza pregiudizi", ha proseguito Schifani. "PRIMA RISPOSTA A FAMIGLIE VITTIME" - Per il presidente del Senato "l'apertura dell’archivio informatico della Commissione terrorismo e stragi è pertanto una prima risposta all’appello che le Associazioni dei familiari delle vittime hanno rivolto ai massimi esponenti istituzionali. Non esiste una ragione di stato nemica della verità, e contro il terrorismo che si spacciava come opposizione e lotta politica si risponde proprio attraverso il coraggio di rendere le istituzioni come case di cristallo. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare per nome la vicenda del terrorismo italiano. E’ grave che in 14 stragi di terrorismo non siano stati ancora individuati i mandanti e solo per Peteano e Bologna sia stato possibile identificare gli esecutori materiali". VINCOLI DI RISERVATEZZA - Con la decisione dello scorso 25 novembre il Presidente del Senato potrà, con parere dello stesso Consiglio di Presidenza, rimuovere i vincoli di riservatezza o modificarne la durata. L’Archivio Storico del Senato potrà verificare d’ufficio l’attualità del regime di riservatezza di documenti prodotti da autorità di Governo o amministrative, nonchè giudiziarie, già acquisiti dalle Commissioni di inchiesta. "Nel rispetto della legislazione vigente sul segreto di Stato", conclude Schifani, "il Senato si propone di superare tutti gli ostacoli che finora hanno impedito la conoscenza di elementi utili alla ricerca della verità".