Galliani: dopo Zlatan Balotelli al Milan? Se il Manchester City lo lascia...
Dopo il ko Inzaghi, si scaldano i motori del mercato rossonero. Certo, forse quelli di Adriano Galliani sono progetti "prospettici". Ma l'attenzione dei tifosi (spaccati tra chi lo vuole e chi non lo sopporta) è alta. Altissima. Si parla di Mario Balotelli, croce nerazzurra e attuale delizia (a tratti) del Manchester City di Roberto Mancini, mentore del talento bresciano. "Se ci sarà la possibilità arriverà un attaccante, ma dovrà essere uno all’altezza, altrimenti resteremo così. Noi puntavamo su Inzaghi, purtroppo per lui la stagione è finita". Così l'ad rossonero. E, fin qui, tutto va bene. "Benzema? E’ del Real Madrid e Florentino Perez mi ha detto che non partirà a gennaio. Matri? Non l’abbiamo mai chiesto, poi", aggiunge sibillino Galliani, "ho imparato dall’ex presidente del Barcellona, Joan Laporta, che non è il caso di smentire tutte le voci". E fin qui, comunque, tutto va bene. Il "sogno" però rimane proprio Balotelli. Galliani esordisce dicendo che è "impossibile" che arrivi l'ex interista, che si aggiungerebbe alla lunga lista dei nerazzurri passati, per un verso o per l'altro, in Via Turati. L'ultimo, Zlatan Ibrahimovic, è ancora una ferita aperta, cosparsa di sale e limone. "Balotelli", continua Galliani, "un giocatore che è andato al Manchester City 3 o 4 mesi fa, non credo che lo vogliano vendere". Poi, però, la frase che rimbalza sui tabloid sportivi di mezzo mondo: "In caso contrario, ci saremo anche noi, perchè si tratta di un giocatore che ci pace, lo trovo bravo, simpatico e anche un pò milanista". L'ad, insomma, continua a far leva sulla (presunta?) fede calcistica del centravanti della nazionale di Prandelli. "Lui e Ibrahimovic sognano di giocare di nuovo insieme", ha concluso Galliani, che si è detto certo di una cosa: "Se si riformerà la coppia Balotelli-Ibra non sarà con la maglia del City, ma con quella del Milan, perchè Zlatan resta con noi". Un incubo, per gli interisti.