Gossip, sciacalli e paure: Wiki-fango sull'Italia

Giulio Bucchi

All'Italia servirebbe "sobrietà" e serietà, ma evidentemente non è ancora l'ora. Wikileaks aggiunge il carico con la pubblicazione di informazioni riservate in cui viene tirato in ballo Berlusconi e apriti cielo. Da una parte, il governo difende il Premier. Dall'altra, l'opposizione chiede la testa del Cavaliere. Solo il ministro degli Esteri Franco Frattini pare preoccupato dalle ripercussioni internazionali invece che dal gossip. "Assange (il fondatore di Wikileaks, ndr) vuole distruggere il mondo. La comunità internazionale deve reagire compatta, senza commentare, senza retrocedere sul metodo della diplomazia, senza lasciarsi andare a crisi di sfiducia". Frattini poi critica il Pd, che ha subito invocato le dimissioni di Berlusconi. "Al Pd non conviene speculare, essendovi notizie ancora incomplete e con altri elementi riguardanti altri governi, non solo quello di Berlusconi. Per questo, mi auguro che l'opposizione si unisca all'appello dei leader del mondo affinché la condanna sia per Wikileaks, non per la sostanza delle notizie che sono frutto di un reato grave". Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl, "il problema autentico è costituito dalla debacle a cui è andata incontro la struttura diplomatica statunitense che è stata bucata e per molti aspetti beffata". Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in un'intervista al Corriere della Sera, minimizza: "Ci sono ancora tantissime notizie non note, ma quelle uscite non mi sembrano stravolgenti. Leinformazioni sembrano uscire da giornaletti specializzati nei gossip". Berlusconi ne esce male? "Non accetto questo tipo di lettura perchè è di chi guarda le cose attraverso il buco della serratura". Di certo, "il sistema di relazione diplomatiche dopo questa vicenda cambierà". Opposizione sorda - Ma al Pd pare interessare solo il lato "berlusconiano" della vicenda. Il segretario Pd Pierluigi Bersani: "C'è poco da ridere sui documenti resi noti da Wikileaks. Quel che emerge conferma che il presidente del Consiglio con il suo comportamento nuoce alla reputazione dell'Italia nel mondo". A poco serve la replica del portavoce Pdl Daniele Capezzone: "E' avvilente, Bersani non capisce". Il coro dell'opposizione, infatti, non cambia: per Di Pietro (Idv) "Berlusconi è un signore anzianotto che non sta molto bene e non è in grado di rappresentare l'Italia". "Berlusconi si dimetta - strilla Leooluca Orlando (Idv) -. Con i suoi comportamenti continua a farci perdere credibilità davanti alla comunità internazionale". E il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi se la prende con Frattini: "Non ha il senso del ridicolo quando afferma che Assange vuole distruggere il mondo. Pone Wikileaks a metà strada tra la Spectre di James Bond e l'"arma fine di mondo" del dottor Stranamore". Chiude Rosi Bindi (Pd): "Quello che sta accadendo non è edificante per le istituzioni ma una cosa è certa: sicuramente Berlusconi e i suoi ministri temono qualcosa di più grave ancora". Tutto, naturalmente, in attesa che Wikileaks pubblichi i documenti da cui si saprà cosa gli americani pensavano dell'ultimo governo Prodi. Dite la vostra: come giudicate voi gli americani?