Il Cav a Napoli: "Rifiuti via in meno di 2 settimane"

Andrea Tempestini

"Porto un messaggio di ottimismo, perchè credo che anche questa volta riusciremo a risolvere in tempo contenuto la situazione di Napoli e provincia". Con queste parole Silvio Berlusconi ha aperto la conferenza stampa nella Prefettura di Napoli sul caos rifiuti. Il Premier, assicurando di non voler aprire ulteriori discariche, ha affermato che in meno di due settimane il problema sarà risolto. Berlusconi ha anche affermato di aver ricevuto assicurazioni da molti sindaci e presidenti di Regione, i quali hanno concesso il loro aiuto per smaltire i rifiuti napoletani "in impianti di interramento e in termovalorizzatori". Il riferimento è anche alle Regioni guidate da esponenti della Lega Nord, che nei giorni scorsi erano apparsi contrari ad aiutare la città di Napoli: "Ho parlato ripetutamente con Zaia e Cota, e oggi anche con i ministri leghisti - ha rassicurato Berlusconi - e il loro atteggiamento è diventato positivo: non diranno no ove ci fosse la necessità di dare una mano". Le discariche, ha aggiunto il Presidente del Consiglio, "se gestite con tecniche appropriate, portano ristoro al territorio. In tutto il mondo si fa così". A NAPOLI ARRIVERA' L'ESERCITO - "Abbiamo anche la possibilità di usare l’esercito. Il ministro della Difesa mi ha dato questa disponibilità", ha annunciato il Premier, prima di lanciare una stoccata alla politica locale: "Quando abbiamo lasciato era chiaro ciò che le amministrazioni locali avrebbero dovuto realizzare. Il termovalorizzatore di Napoli est, un altro a Salerno e uno per eliminare i residui sottoposti a imballo. Tutto questo non è stato realizzato". Un cronista ha posto al Premier una domanda circa il costo elevato della tassa sull'immondizia a Napoli, e lui ha risposto: "Contrasteremo questa eventualità e spero che potremo modificarla. Ricordatevene quando andrete a votare la prossima volta". FRECCIATA A FINI - I giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno anche approfittato dell'occasione per chiedergli un commento a caldo alle parole, pronunciate venerdì sera, da Gianfranco Fini: "Io lavoro, gli altri parlano...", si è limitato a dire Berlusconi. Poi ha parlato di un'altra polemica di giornata, quella in merito alla possibile rivelazione dal sito Wikileaks di documenti "bollenti". "Bisogna evidentemente chiedere a Frattini le motivazioni di questa sua dichiarazione", ha affermato Berlusconi riferendosi alle parole del Ministro degli Esteri secondo cui è in atto una strategia per screditare l'Italia. Il Cavaliere ha parlato anche di Mara Carfagna, la quale "non ha nessuna intenzione di candidarsi a sindaco di Napoli". LA "MINACCIA" DI BRUXELLES - "Per evitare ammende, è imperativo che le autorità italiane adottino d’urgenza un nuovo piano di gestione dei rifiuti che sia conforme agli obblighi europei e garantisca uno smistamento selettivo in tutta la Campania", ha dichiarato il commissario dell'Unione Europea incaricato dell’Ambiente, Janez Potocnik.  L'Italia era stata già portata di fronte alla Corte europea di giustizia lo scorso marzo per inadempienza dei suoi obblighi in materia di trattamento dei rifiuti. Se la Commissione decidesse per un secondo rinvio e per una seconda condanna, l’Italia rischierebbe sanzioni di svariati milioni di euro. Le multe, infatti, sono calcolate in funzione del Pil, con penalità quotidiane in assenza di messa in conformità. LA FIRMA DI NAPOLITANO - Nel frattempo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva firmato il decreto legge sui rifiuti, recante "disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della Regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiutì". La firma è arrivata al testo definitivo trasmesso dalla presidenza del Consiglio dei ministri che, ha spiegato il Colle, "tiene significativamente conto delle osservazioni e delle richieste di chiarimento formulate dal capo dello Stato".