Berlusconi: "Criminale provocare ora una crisi"

Giulio Bucchi

"Contiamo il 14 di avere la fiducia di Camera e Senato altrimenti ci recheremo al Colle per nuove elezioni". E' l'ultimatum del premier Silvio Berlusconi ad alleati e opposizione (interna ed esterna), cui ricorda: "Il voto adesso è da irresponsabili". Meglio, dunque, continuare a pensare all'agenda. "Siamo qui per lavorare - ricorda il Cavaliere arrivando al vertice con le parti sociali sulla questione meridionale -, stiamo ottenendo grandi risultati in politica estera". Tappe forzate in Parlamento: "Continuiamo a lavorare sui 5 punti sui quali abbbiamo ottenuto la fiducia del Paese. Domani ci sarà il varo del Sud e martedì ci sarà l'approvazione della riforma della giustizia". E sul Piano per il Sud: "E' un problema nazionale, vareremo provvedimenti sostanziosi". Vertice del Pdl - Nel primo pomeriggio si è tenuto, a Palazzo Grazioli, il vertice di tutto lo stato maggiore del Pdl. "Non ci sarà nessuna spallata al Governo, la maggioranza terrà, abbiamo i numeri in Parlamento per andare avanti": sarebbe questa la convinzione di Silvio Berlusconi ribadita durante la riunione. "Nel caso in cui non vi fosse una maggioranza solida, l’unica strada è il voto", avrebbe dunque ribadito il Premier, secondo quanto riferiscono fonti del Pdl. Il Cavaliere avrebbe aggiunto anche che chi provoca una crisi politica in questo momento storico di crisi globale non è solo "irresponsabile", ma anche "criminale". Frattini - "Puntiamo a più dei 316 voti necessari per la fiducia alla Camera e in più confidiamo nel fatto che qualche deputato delle opposizioni faccia una scelta politica per il non voto visto che sappiamo dei dubbi crescenti in alcuni settori dell’opposizione rispetto ai danni che provocherebbero le elezioni anticipate": lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini, al termine dell'ufficio di presidenza del Pdl. Grandi manovre - E  continuano le grandi manovre anche  al centro, in vista della verifica parlamentare. L'incontro a tre tra Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, previsto in un primo momento ieri sera a Montecitorio, potrebbe tenersi oggi pomeriggio. Casini ha nel frattempo ribadito: "Prima Berlusconi si dimetta, poi inizieremo a discutere del futuro".