Gelmini: "Riforma dell'Università è doverosa, non ci si può sottrarre"

domenico d'alessandro

Interviene alla Camera Mariastella Gelmini, e difende la sua Riforma dell'Università. Una Riforma che "è doveroso" approvare, in quanto è "uno dei provvedimenti più importanti di questa legislatura". "Chi chiede il ritiro del ddl, come se anni di dibattiti, attese e proposte fossero trascorsi invano, si assume una responsabilità enorme di fronte al Paese - ha affermato - Portare a termine il provvedimentio è un dovere a cui non ci si può sottrarre. Non votarlo sarebbe consentire la continuazione di un vuoto normativo. Abbiamo il dovere - ha proseguito il ministro - di costruire una università che che goda della fiducia di tutti. Mi auguro che la Camera sappia fare questo. Dobbiamo anteporre l'università ai pur legittimi interessi di parte". Secondo il Ministro "oggi le risorse ci sono grazie al ministro Giulio Tremonti. Non votare il ddl sarebbe il paradosso di aver discusso su delle risorse che oggi ci sono". L'aspetto economico, evidentemente, è il punto cruciale di questa vicenda: i tagli previsti sul fondo di funzionamento dell'università previsti per il 2011 sono "oggettivamente sopportabili", così come "la riduzione del 3,5% che si prevede nel 2011. Anche perchè in Finanziaria sono stati messi 800 milioni di euro. Spendiamo un pò meno, ma stiamo iniziando a spendere meglio". "Nel 2010 - ha spiegato la Gelmini - la quota premiale del Fondo di finanziamento degli Atenei è salita dal 7 al 10%. L'obiettivo, per il 2011, è portarla al 12-15%". "Il rischio non è che il governo voglia commissariare le università, è invece quello che lo facciano le banche di fronte a bilanci che farebbero impallidire chiunque", ha poi affermato la titolare del Ministero dell'Istruzione.