Europee, vola il Pdl
Il Popolo della libertà che vola, Di Pietro che vede aumentare il proprio bottino, la Lega che si conferma forza al Nord e il Partito democratico che non tocca quota 30%. E’ la cartina elettorale italiana in vista delle elezioni europee di giugno, tracciata da un sondaggio da Ipr Markenting per il sito di Repubblica. Male la sinistra radicale e nessuna smorfia di sorriso nemmeno per l’Udc di Casini. Il Pdl è in continua crescita, arrivando al 39% dei voti: alle elezioni di aprile aveva conquistato il 37% e, sommando i voti, fa meglio anche delle Europee del 2004 quando Forza Italia e Alleanza nazionale si presentarono separati. Male invece per il Pd di Walter Veltroni: alle politiche della scorsa primavera si era attestato sul 33,2%, oggi è al 28%, un calo di 5 punti percentuali. L’Italia dei valori di Antonio Di Pietro arriva al 7,8% quando solo otto mesi fa aveva accumulato un 3,4%. La Lega parrebbe fermarsi, più che altro per la sua visione anti-europea che si tradurrebbe in un “non voto”: dall’8,3% delle politiche passa al 7,8% confermando però di essere forte nel Nord Italia. La crisi del Pd “non conosce confini, da Nord a Sud”, commenta Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. “Questa situazione dimostra – ha concluso Gasparri - che la presunzione, l'arroganza mostrate in queste settimane da Veltroni sono servite a ben poco. Gli indici di consenso non segnano alcun recupero, ma tendono in maniera vistosa verso il basso”. Intervenendo alla trasmissione “Radio Anch’io”, Pierferdinando Casini ha invece annunciato nuovamente di non essere intenzionato a stringere patti con maggioranza o opposizione: “Solo una nuova tornata elettorale - ha spiegato - può cambiare gli attuali rapporti politici” e comunque il Pd “deve cambiare profondamente abiurando l’alleanza con Di Pietro. Scaricandolo il Pd farebbe solo un favore a se stesso”.