Di Pietro a Bersani: "Mettiamo alla prova Fini"
Il fondatore di Futuro e libertà Gianfranco Fini ha chiesto ieri al premier di dimettersi, presentarsi al Colle e aprire la crisi. Berlusconi ha rispedito la richiesta al mittente: "Non ho nessuna intenzione di dimettermi". Piuttosto dovrebbe essere il presidente della Camera ad assumersi la responsabilità di una crisi di governo e votare la sfiducia in Parlamento. L'alternativa, per Fini, è stringere un nuovo patto di legislatura allargano all'Udc di Casini. Mentre la Lega prende tempo e attende "dietro un cespuglio", l'opposizione pensa a come inserirsi nello strappo della maggioranza. Secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, "a furia di passarsi il cerino, il cerino si sta spegnendo. Cercare risposte nel perimetro del centrodestra, magari cercando un allargamento, è del tutto illusorio, bisogna aprire una fase nuova". L'idea per stanare Fini arriva dall'Italia dei Valori. "Mettiamo alla prova fini" - L'Idv mostra un certo scetticismo nei confronti di Fini: Antonio Di Pietro, Massimo Donadi e Felice Belisario sottolineano che gli atti del governo, criticati ora dal leader Fli, siano stati in passato da lui appoggiati. L'ex magistrato esorta quindi Fini a essere coerente e promuovere una mozione di sfiducia. In alternativa chiede al Pd di presentarla. E sul suo blog scrive: "Caro Luigi hai sentito pure tu che ieri Fini ha detto che Berlusconi si deve dimettere? Ti rendi conto anche tu che forse è arrivato il momento di sfiduciarlo visto che lui non si dimetterà mai? Tu potresti replicare che non abbiamo i numeri per farlo. Ma è qui che casca l'asino. In questo momento, noi dobbiamo stanare Fini e non Berlusconi ma ci deve dimostrare se 'ci fa o ci è'. L'unico modo per smascherarlo è chiedere a te che hai i numeri sufficienti in Parlamento, di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del premier, basata sulle stesse motivazioni che sono venute fuori dal discorso di Fini a Bastia Umbra. Così metteremo alla prova Fini e vedremo se è disposto a votare la mozione oppure no. Così capiremo se vuole soltanto fare il furbo o meno. Caro Luigi noi dell'Italia dei Valori non abbiamo i parlamentari sufficienti per far passare questa mozione di sfiducia, ma l'abbiamo già depositata perchè non vogliamo aspettare che il Paese muoia, mentre i politici se ne stanno chiusi nel bunker a rimpallarsi le responsabilità. Partiamo con un'iniziativa concreta, dimostrando di avere il coraggio di sfiduciare Berlusconi, di cambiare la legge elettorale e di andare alle urne". Sulla possibilità del governo tecnico poi aggiunge: "Noi dell'Italia dei Valori non accetteremo che al governo ci vada il solito Casini che, senza il consenso dell'elettorato, pretende di governare. È ora di passare dalle parole ai fatti: è ora di finirla con il gioco degli equivoci. Ieri, nel suo sermone domenicale, Fini ha detto quello che noi dell'Italia dei Valori diciamo da sempre: ovvero che Berlusconi non ha titoli, non ha capacità, non ha volontà per governare nell'interesse degli italiani. Per questo siamo stati tacciati di essere populisti, giustizialisti, massimalisti. Oggi, invece, nessuno ha il coraggio di dire che quei contadini dalle scarpe larghe e dal cervello fino dell'IdV avevano capito da tempo come stavano le cose. Allora andiamo alle elezioni, chiediamo agli elettori di scegliere chi mandare in Parlamento e chi a casa, ovviamente con una nuova legge elettorale. Prima, però, mettiamo Fini nelle condizioni di assumersi le sue responsabilità e di passare dalle parole ai fatti".