Perugia: la lunga attesa di Gianfranco Fini

tiziano vanni

Manca ormai poco all'apertura del Congresso di Perugia, che sancirà la nascita di "Fli" il nuovo partito di Gianfranco Fini. La location scelta da Italo Bocchino in tempi non sospetti, per quella che doveva essere la kermesse di Generazione Italia e che è diventata di fatto il battesimo di Futuro e libertà. Gli organizzatori attendono diverse migliaia di persone, un evento di popolo che nelle intenzioni dei futuristi segnerà la nascita del nuovo centrodestra. Fini parlerà per la prima volta sta sera, nel corso della presentazione del movimento giovanile di Fli. Il discorso che farà Gianfranco - Ma la domanda che si fanno tutti è, cosa dirà il presidente della Camera? Farà "saltare il banco" oppure no?. Bè, difficile dirlo con certezza, sicuramente, definire la sua vigilia "solo agitata", sarebbe un eufemismo. Ieri ha voluto testare l'opinione dei suoi fidi scudieri, riunendosi nella sede di Fare Futuro. C'erano proprio tutti: Bocchino, Granata, Briguglio, Perina, Della Vedova, Moffa e Menia. Non è trapelato nulla di particolarmente rilevante, probabilmente Fini avrà ancora un pò di indecisione sul da farsi, lo dimostra il fatto che alcuni dei suoi, hanno apprezzato il gesto di tendere la mano da parte di Berlusconi, e gli altri, con Bocchino in prima fila, pensano che sia stato invece un gesto "deludente e tardivo". Magari, Gianfranco farà "testa o croce" prima di salire sul palco e affiderà alla sorte il destino sia del Governo Berlusconi e in secondo luogo del suo partito "nuovo di zecca". Come potrebbe evolversi la situazione - Se prevarrà l'ipotesi del ritiro degli uomini di Fini, con un conseguente appoggio all'esecutivo tecnico, secondo un piano scritto da Fli,potrebbe aprirsi una crisi di Governo con il rischio però che il Pdl ne aprofitti per dare la colpa a Fini della crisi. Il Governo tecnico chiaramente andrebbe bene a Gianfranco, ma quanto durerebbe? magari cinque o sei mesi, e dopo? Il neonato "Fli" potrebbe essere travolto dagli eventi e di fatto scoprirsi politicamente irrilevante. Vedremo insomma che farà Gianfranco, il quale sta sera comunque, si troverà di fronte a un pubblico unito da un forte antiberlusconismo e che quindi ne vorrà "la testa"