Il Papa in Spagna: "Sostenere l'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio"
Nell’ultimo giorno della visita in Spagna, Benedetto XVI richiama l’attenzione sui "valori primordiali": vita, matrimonio, famiglia. Nel Paese europeo che più di ogni altro ha negli ultimi anni accelerato sul percorso della secolarizzazione, Ratzinger torna a puntare l’indice sui fondamenti irrinunciabili della società. Benedetto XVI riafferma "l'ordine naturale", spingendosi ad esigere che "l'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato". Parole pronunciate poco dopo la protesta inscenata al suo arrivo da circa 200 tra gay e lesbiche che si sono scambiati un "bacio collettivo" al suo passaggio in papamobile tra l'arcivescovado e la cattedrale. L’occasione è la consacrazione della Sagrada Familia, chiesa mai finita di Antoni Gaudì. Accolto davanti alla Sagrada - in costruzione da 128 anni - da re Juan Carlos di Borbone e dalla regina Sofia, il Papa, nell'omelia della messa, ha osservato che oggi "le condizioni di vita sono profondamente cambiate e con esse si è progredito enormemente in ambiti tecnici, sociali e culturali>, ma che "non possiamo accontentarci di questi progressi". "Con essi - ha spiegato - devono essere sempre presenti i progressi morali, come l'attenzione, la protezione e l'aiuto alla famiglia, poiché l'amore generoso e indissolubile di un uomo e una donna è il quadro efficace e il fondamento della vita umana nella sua gestazione, nella sua nascita, nella sua crescita e nel suo termine naturale". Oggi un nuovo, forte, appello, nella Spagna dove le politiche su coppie e adozioni gay, divorzio-express e aborto hanno suscitato la fiera opposizione delle gerarchie cattoliche. "La Chiesa - ha detto il Papa - invoca adeguate misure economiche e sociali affinché la donna possa trovare la sua piena realizzazione in casa e nel lavoro, affinché l'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia siano decisamente sostenuti dallo Stato, affinché si difenda come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento", affinché - ha aggiunto - "la natalità sia stimata, valorizzata e sostenuta sul piano giuridico, sociale e legislativo. Per questo - ha insistito - la Chiesa si oppone a qualsiasi forma di negazione della vita umana e sostiene ciò che promuove l'ordine naturale nell'ambito dell'istituzione familiare". Benedetto XVI arriva a Santiago di Compostela per parlare alla Spagna di Zapatero. Migliaia di pellegrini lo accolgono, insieme al principe Felipe e alla moglie Letizia. Il Papa parla subito delle necessità di rivangelizzare il Paese. Sogna "una Spagna e un’Europa non solo preoccupate delle necessità materiali degli uomini, ma anche di quelle morali e sociali, di quelle spirituali e religiose, perché tutte queste sono esigenze autentiche dell’unico uomo e solo così si opera in modo efficace, integro e fecondo per il suo bene. Come il Servo di Dio Giovanni Paolo II, che da Compostela esortò il Vecchio Continente a dare nuovo vigore alle sue radici cristiane, anch’io - ha scandito - vorrei esortare la Spagna e l’Europa a edificare il loro presente e a progettare il loro futuro a partire dalla verità autentica dell’uomo, dalla libertà che rispetta questa verità e mai la ferisce, e dalla giustizia per tutti, iniziando dai più poveri e derelitti". "Desidero unirmi così - ha spiegato Ratzinger - alla grande schiera di uomini e donne che, lungo i secoli, sono venuti a Compostela da tutti gli angoli della Penisola Iberica e d’Europa, e anzi del mondo intero, per mettersi ai piedi di san Giacomo e lasciarsi trasformare dalla testimonianza della sua fede. Essi, con le orme dei loro passi e pieni di speranza, andarono creando una via di cultura, di preghiera, di misericordia e di conversione, che si è concretizzata in chiese e ospedali, in ostelli, ponti e monasteri. In questa maniera la Spagna e l’Europa svilupparono una fisionomia spirituale marcata in modo indelebile dal Vangelo". Il viaggio - Benedetto XVI celebrerà messa a Santiago di Compostela. Il secondo giorno di viaggio sarà dedicato a Barcellona, la capitale della Catalogna, dove Benedetto XVI eleverà al rango di basilica la Sagrada Familia, l’immensa chiesa che domina la città dai suoi otto campanili, firmata dall’architetto Gaudi. Sicurezza - In occasione della visita del Papa, la polizia catalana ha adottato speciali misure di sicurezza. Ma non tutto è andato per il verso giusto. All’inizio di ottobre, un agente aveva perso un documento che illustrava il dispositivo allestito per l’arrivo di Bendetto XVI a Barcellona. Solo qualche "informazione sensibile", "nessun motivo di allarme", aveva assicurato il governo. Martedì un cittadino ha trovato gli 11 fogli smarriti mentre portava a passeggio il cane, in una strada di Barcellona. Ha consegnato il documento all’emittente radiofonica RAC1, che lo ha reso pubblico. Nel fascicolo dalle "poche informazioni sensibili" si leggono i dettagli con i nomi, i numeri di telefono e le e-mail dei responsabili dei vertici della polizia a cui erano state affidate le varie operazioni, ma anche il numero delle telecamere e degli inibitori di frequenza necessari per l’area della Sagrada Familia e le indicazioni degli alberghi dove erano prenotate le stanze per gli accompagnatori del Pontefice.