Roma premia film sul suicidio
Si spengono i riflettori sulla quinta edizione del Festival del Film di Roma. Oggi, ultimo giorno della kermesse, è stato segnato dalla consegna degli attesi premi. Marc'Aurelio d'oro (la statuetta italiana) al film 'Kill me please' del belga Olias Barco, pellicola in bianco e nero ambientata in una clinica per suicidi. Trionfo anche per l'Italia. La giuria internazionale, presieduta da Sergio Castellitto, ha dato il titolo di miglior attore a Toni Servillo, protagonista di 'Una vita tranquilla', regia di Claudio Cupellini. Gran Premio dei giudici e riconoscimento del pubblico a 'Hoevnen - In a better world' di Susan Bier, una riflessione tra guerra e pace. Premio speciale a 'Poll' di Chris Kraus, sull'inizio della prima guerra mondiale. Vittoria collettiva per le attrici del film spagnolo 'Las buenas hierbas' di Maria Novaro. La targetta del presidente della Repubblica è andato a 'Dog Sweat' dell'iraniano Hossein Keshavarz perché il regista è stato il migliore a mettere in risalto l'importanza dei valori sociali e umani in un Paese dove vengono continuamente calpestati. Nella sezione Alice in città, tra i lavori sotto i 12 anni, vince 'I want to be a soldier' di Christian Molina, prodotto da Valeria Marini, tra quelli over 12 si aggiudica il premio Hans Van Nuffel per 'Adem'. Nella categoria Extra, la giuria, presieduta da Folco Quilici, ha dato il riconoscimento al documentario 'De Regenmakersportiva' di Maranello di Floris-Jan Van Luyn. Ottiene il premio Miglior esordiente il danese Kaspar Munk, con il film 'Hold Om Mig'.