Pacco bomba per Silvio
Dopo l'allarme terrorismo per i pacchi sospetti intercettati nei giorni scorsi ad Atene, un presunto pacco bomba indirizzato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato scoperto nella notte a bordo di un aereo cargo Tnt. Il velivolo, decollato dalla capitale greca era diretto a Parigi, ma verso le 22.15 il pilota, appreso il possibile pericolo, ha disposto un atterraggio di emergenza all’aeroporto Marconi di Bologna. A segnalare la presenza del pacco sospetto a bordo è stato, infatti, lo stesso gruppo Tnt che ha rafforzato i controlli sulle merci. Lo scalo di Bologna è stato chiuso e isolato, tutta la merce è stata scaricata e, al termine delle operazioni, sono intervenuti gli artificieri per disinnescare il plico. Al momento dell’intervento, il pacco si è incendiato senza provocare feriti. I resti saranno ora sottoposti ad analisi per ccomprendere quali sostanze fossero contenute nel pacco. Da Parigi il carico sarebbe stato trasferito a Liegi, in Belgio, e successivamente a Roma. I pacchi da Atene - Ieri la polizia aveva disinnescato un secondo ordigno indirizzato al Cancelliere tedesco Angela Merkel. Altri cinque pacchi erano stati consegnati ieri ad altrettante Ambasciate ad Atene (Svizzera, Bulgaria, Russia, Cile, Germania): due degli ordigni sono esplosi senza causare feriti. Due plichi, contenenti libri disposti ad hoc per inserire dell'esplosivo, sono stati esaminati in serata: erano diretti all'Europol, in Olanda, e alla Corte europea di giustizia, in Lussemburgo. La polizia ellenica non ha ancora accertato le responsabilità degli attentati, ma si sospetta dei gruppi anarcosindacalisti greci. In via precauzionale le autorità hanno sospeso i servizi di posta aerea diretti all’estero. Maroni - Per il ministro dell'Interno Roberto Maroni è possibile che anche alcuni connazionali siano coinvolti nella spedizione di pacchi bomba: "Sono noti i rapporti di collaborazione tra anarchici greci e italiani. Ci sarà da verificare quindi se ci sia stato un coinvolgimento di italiani in questi ultimi episodi". Intanto sono stati intensificati i controlli: "Ho sentito il capo della polizia Antonio Manganelli e il presidente dell’Enac, Vito Riggio, e abbiamo deciso di intensificare i controlli negli aeroporti". Per ora comunque "non è stata adottata alcuna restrizione per i voli provenienti dai paesi a rischio come lo Yemen; vedremo poi se ci sarà questa necessità". Lunedì, ha concluso il ministro, "ci sarà un vertice a Bruxelles dei ministri dell’interno europei in cui ci sarà un confronto sul rischio terrorismo". La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti. I reati ipotizzati sono attentato con finalità di terrorismo o di eversione e introduzione nel territorio dello Stato di materiale esplodente. Nel fascicolo il premier figura come parte offesa perché il plico poteva mettere a repentaglio la sua incolumità fisica. La pista seguita è quella degli anarco-insurrezionalisti greci. Pacchi sospetti - L'allarme per i pacchi sospetti - spesso a bordo di aerei - è ormai internazionale, e giunge anche in Italia. "Non procedere a imbarchi e consegne di pacchi sospetti; utilizzare sistemi di controllo con apparecchiature radiogene ATXRAY di esplosivo o loro tracce residuali", si legge in una circolare diramata dalla Direzione Centrale della Polizia delle Frontiere a tutti gli scali anzionali e internazionali. Il capo della Polizia Antonio Manganelli si è raccomandato con i suoi agenti presenti negli aeroporti. Si apprende che l'allarme era stato diffuso sin dallo scorso 30 ottobre, dopo i pacchi di Al Qaeda indirizzati alla Sinagoga di Chicago e imbarcati su un paio di aerei passeggeri decollati dallo Yemen.