Berlusconi: "Rifiuti a Napoli spariranno in 3 giorni"
Rifiuti in fiamme. Ecco la risposta dei cittadini di Napoli ai cumuli di sacchetti che continuano a invadere le loro strade. I vigili del fuoco hanno segnalato 30 interventi questa notte. Colpit soprattutto il centro storico della città, la periferia est, la zona di Chiaiano e, in provincia, Casoria. "Fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti". Lo ha assicurato Silvio Berlusconi in conferenza stampa ad Acerra. "Il fenomeno è stato risolto al 90%, l'odore è solo al 10% rispetto a quello di alcuni giorni fa e, entro il limite dei dieci giorni che ci eravamo dati, sparirà completamente". Ottimista il premier anche per quanto riguarda la mancata firma di alcuni comuni al documento per risolvere l'mergenza rifiuti. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che "la situazione si sarebbe evitata con la raccolta differenziata. A Napoli i dati dichiarati indicano che solo il 18% fa la raccolta differenziata". Il premier, insieme al capo della protezione civile Guido Bertolaso, è a un incontro con cinque presidenti di provincia, il governatore della regione Stefano Caldoro, i cinque prefetti interessati e il sottosegretario Paolo Boaiuti. Obiettivo è fare il punto della situazione e discutere le nuove strategie a medio e lungo termine, cercando di conciliare le esigenze della gestione ordinaria con quelle della popolazione. "Il quarto termovalorizzatore secondo noi si deve fare e dovrebbe essere destinato allo smaltimento delle ecoballe", ha proseguito Berlusconi. Bertolaso ha poi aggiunto che le ecoballe sono tra i 5 e i 5,5 milioni, "un numero impressionante" secondo il Premier. Questa mattina Berlusconi e Bertolaso hanno visitato il termovalorizzatore. Hanno fatto un breve sopralluogo per vedere e capire il funzionamento del forno che brucia i rifiuti poco fuori Napoli. Una decina di minuti in cui il premier ha anche avuto tempo di salutare gli operai del termovalorizzatore e di scattare qualche foto con loro. Situazione a Terzigno – Un’altra notte tranquilla. Per la prima volta da diversi giorni, la rotonda di via Panoramica, zona di accesso alla discarica, non è stata presidiata dai blindati delle forze dell’ordine né da poliziotti e carabinieri. Il traffico è regolare nella zona. Ci sono ancora piccoli gruppi di manifestanti ma la situazione è pacifica, in attesa della ripresa degli sversamenti in Cava Sari. Al passaggio dei mezzi, si temono nuovi scontri. Ieri il sindaco di Boscoreale ha chiesto ai suoi concittadini di lasciare passare i camion precisando che, se i rifiuti dovessero rimanere a lungo per le strade, potrebbero alimentari focolai di epidemie. Nell'incontro di ieri, i sindaci vesuviani e il presidente della provincia Luigi Cesaro hanno approvato lo slittamento di 48 ore della riapertura della discarica a Terzigno. Arriveranno solo i rifiuti dei 18 comuni della zona rossa e questo dovrebbe potrebbe evitare le proteste violenti dei giorni scorsi. I primi cittadini si sono resi disponibili a fare da mediatori con i manifestanti e a scortare, se necessario, gli autocompattatori. L'obiettivo è far funzionare il centro di raccolta al servizio dei comuni vesuviani in attesa della realizzazione dei termovalorizzatori ed evitare l'apertura della seconda discarica a Cava Vitiello.