Scarcerata Marinella Colombo: fuggì con i figli tolti all'ex marito tedesco
E' stata scarcerata Marinella Colombo, la donna che aveva "rapito" i suoi due figli dalla Germania, dove vivevano insieme al padre. La donna era stata fermata nel momento in cui, mercoledì, si era presentata al Tribunale dei Minori di Milano per partecipare a un'udienza sulla richiesta di rimpatrio in Germania dei figli. Il giudice Massimo Maiello della corte d’appello di Milano ha deciso la scarcerazione di Marinella Colombo imponendole però l'obbligo di firma. "Era una carcerazione senza senso e senza alcun presupposto giuridico, così si capisce in che modo agiscono le autorità tedesche", ha affermato il legale della donna, Laura Cossar. L'avvocato ha poi confermato che i bambini, attualmente, si trovano in un luogo sicuro. Il caso - Dopo la rottura del matrimonio, come spesso accade, l'attenzione di entrambi i genitori si era concentrata sui due figli di 6 e 10 anni. Ma, evidentemente, la situazione era degenerata: il papà, Tobias Ritter, su decisione dell'autorità aveva portato con sè i figli in Germania; la mamma (nella foto) era rimasta in Italia. Nell'autunno del 2008 la signora era andata in Germania, aveva caricato i bambini in macchina ed era sparita. Da Berlino era anche stato emesso un mandato di arresto europeo per la donna e un ordine di rimpatrio per i due piccoli. Dopo qualche mese, i due genitori avevano raggiunto un accordo: i figli potevano andare a scuola, in Italia. Proprio a scuola, però, i carabinieri milanesi avevano prelevato i due bambini per consegnarli alle autorità tedesche. Da quel momento Marinella Colombo non aveva più visto i suoi figli fino allo scorso febbraio, quando ci ha riprovato: è andata in Germania e si è ripresa i figli. E' stata con loro fino ad mercoledì, quando si è presentata spontaneamente nel Tribunale dei Minori di Milano per partecipare ad un'udienza sulla richiesta di rimpatrio in Germania dei suoi figli. Marinella era stata fermata con l'accusa di sottrazione di minori in esecuzione di un mandato di arresto europeo, eseguito dalle forze dell'ordine italiane che l'hanno condotta nel carcere milanese di San Vittore. Ha trascorso in cella una sola notte. Il commento di Marziale - "Con assoluta deferenza verso le leggi e le istituzioni, ma nel pieno diritto di poter esprimere un’opinione, giudico eccessiva la traduzione in carcere di una mamma 'rea' di non voler rinunciare alla cura dei propri bambini in un Paese dove fior fiori di malavitosi sono a piede libero": sono queste le parole di Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori e consulente della commissione parlamentare per l’Infanzia.