Milano, apre al progetto anti-fumo
Milano si aggiudica il primato di prima città in Italia, a offrire un percorso terapeutico finalizzato a perdere il vizio del fumo. I centri che hanno aperto i battenti dal 1 ottobre sono le farmacie comunali numero 19 di piazza Prealpi 3, numero 48 di viale Abruzzi 4, numero 25 di via Forze Armate 44, numero 80 di piazza Zavattari 4, numero 81 di via Chiarelli 10. E già solo con il passaparola hanno chiesto aiuto 25 persone, in media 5 per farmacia."Abbiamo già avuto casi particolari, come quello di un ragazzo di 19 anni che, dopo aver iniziato il percorso, ha convinto anche la mamma a tentare la strada dell'addio al vizio", cosi spiega Elena Munarini, la psicologa dell'Int che segue i 5 centri nelle farmacie. Il fumatore medio - "A bussare alle porte dei farmacisti antifumo, sono i fumatori medi - continua la Munarini - (i tabagisti incalliti sono più scoraggiati) preoccupati per le troppe sigarette accese nella giornata. In genere, hanno più di 50 anni, età in cui si accusano più forti i colpi del fumo, e sono soprattutto uomini, la percentuale è 6 su 10 - ancora la psicologa - le donne sono più sotto pressione e hanno più paura di appendere il pacchetto al chiodo. I giovani - A tal proposito, interviene l'assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna: "In Italia si contano 11,1 milioni di fumatori e a Milano, la città in cui si fuma di più, l'abitudine di accendere la sigaretta è molto diffusa tra i giovani. Ragazzi che bruciano le tappe, rispetto ai coetanei italiani: la prima "biondà" si aspira a 15 anni e mezzo, rispetto ai 16 del resto della Penisola - afferma l'assessore - nel club dei fumatori entrano tante ragazze. Una su tre, incomincia fra i 15 e i 24 anni. La media delle sigarette fumate nella metropoli è di 13 pro capite. E il 70% dei tabagisti ha già un tentativo fallito di smettere alle spalle.