Di chi è Saviano

Michela Ravalico

C'è un'incultura suicida, nel centrodestra, cui non interessa fare un programma alternativo ad Annozero: le basta distruggere  l'Annozero che c'è. E' la stessa incultura che non riesce a produrre programmi e dirigenti dignitosi, la stessa che può mettere uno come Sandro Bondi al Ministero della Cultura, la stessa che attribuisce al nemico tutto ciò che non riconosca e che non sia una caricatura o una macchietta servile, la stessa incultura che è ora riuscita nel suo capolavoro: arruolare a sinistra Roberto Saviano, che di sinistra necessariamente non è. Che pena io e Antonio Socci, che nel maggio scorso lanciammo un appello su queste pagine: non regaliamolo – scriviammo – e non dividiamoci anche su di lui. Invece guarda. Gente che di lui non sa nulla e non ne ha mai letto una riga - l'ha già bollato come un qualsiasi conformista e firmaiolo. Saviano ha raccontato al mondo intero ciò che neanche tanti giornalisti sapevano, ha detto che la mafia non ha colore politico, è detestato dal Pd campano, ha elogiato il ministro Maroni, ha sempre rifiutato endorsement a candidati politici. Saviano è andato da Mentana, è andato da Santoro e andrà da Fazio:  ma prima di compilare il tabellino dei conduttori di sinistra, dite un po', rispondete a questo: dove dovrebbe andare?