Vendola: "Meno male che c'è Napolitano..."
Dopo i 90 minuti di comizio fiorentino di venerdì, Nichi Vendola torna a parlare di politica nazionale: ormai la sua candidatura come leader della sinistra italiana, in vista delle prossime Politiche, è una realtà. Ai microfoni di Sky Tg24, il Governatore di Puglia che sogna di governare il Paese parla di tutte le tematiche sulle prime pagine dei giornali, partendo dal Lodo Alfano: "E' importante che gli attori della vita pubblica ragionino dei rischi drammatici che corre la nostra democrazia - esordisce Vendola - ma da questo punto di vista, fortunatamente, il custode dei valori repubblicani e costituzionali, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha un rigore ammirevole. Con sobrietà di linguaggio ha la capacità di non perdere una battuta e allora, meno male che c'è Napolitano...". Perchè secondo lui il Lodo "è solo uno dei mille escamotage che da 15 anni Berlusconi cerca per sottrarsi ai processi. E' un grande scandalo - accusa - la più grande e costante violazione del principio di civiltà dell’articolo 3 della Costituzione, per cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Insomma, viviamo in un paese dove i poveri cristi sono condannati a prescindere, come direbbe Totò, e l’etnia berlusconiana è innocente per definizione". Emergenza rifiuti - "Finora gli apprendisti stregoni hanno presentato risultati salvifici senza alcun fondamento e oggi sono di fronte agli spettri che hanno evocato - recita, metaforicamente, il leader di Sinistra Ecologia e Libertà - Il ciclo dei rifiuti non può essere affabulazione ed ecoballe gigantesche. Per esempio l’inceneritore di Acerra non è un gioiellino, ma è uno scandalo e, soprattutto, per il futuro non si può pensare di passare dalla dittatura della discarica a quella dell’inceneritore. Berlusconi è Giano bifronte - prosegue - per metà l’uomo delle soluzioni magiche e per l’altra metà quello delle manganellate ai cittadini di Terzigno". Gelo con D'Alema - Se Massimo D'Alema, al "Sole 24 Ore", aveva proposto "un governo di larga convergenza, di durata limitata, che affronti la legge elettorale e non solo", Nichi prende le distanze e dice: "Non ci sono le condizioni per aggregare una maggioranza tra centrosinistra e centrodestra, che faccia le riforme economiche, perchè queste non sono un dato neutrale, oggettivo. Si possono fare riforme che curano o che uccidono il malato - afferma il Presidente della Regione Puglia - Ci sono riforme di destra che non toccano redditi e ricchezze di un certo mondo privilegiato, la speculazione e la rendita finanziaria, oppure ci sono riforme che toccano chi ha accumulato ricchezze vergognose e che provano a salvaguardare il welfare. E' difficile perciò immaginare che oggi si possa trovare una quadra tra culture che sono antagoniste. Il paese va salvato - dice - ma va salvato dal tremontismo, da chi pensa che la spesa sociale possa essere sacrificata nel nome della riduzione degli stock di debito pubblico. Vanno salvate le famiglie - conclude - va salvato il mondo del lavoro, i pensionati, i giovani innanzitutto".